PapereE’ un’estate un po’ così, tra il frenetico e l’estenuante con un sacco di soddisfazioni in mezzo (e parecchie cose buone da mangiare). Ma la prima notizia è che sto scrivendo. Un nuovo romanzo, già. Non quello che stavo scrivendo fino a un mese fa, no, un altro. Più nuovo. L’altro poi magari lo riprendo perché mi piaceva ma ero in stallo, così in stallo che a un certo punto è bastato che un’idea urlasse “Scoiattolo!” per distrarmi e farsi rincorrere al galoppo.
Detto questo, dicevamo.
Sto facendo cose e girando molto. Sto anche organizzando nuove presentazioni (senesi, bolognesi, genovesi, bergamaschi e limitrofi: la faccenda vi riguarda), ma prima voglio raccontarvi delle mie ultime presentazioni perché sono rimasta folgorata da un bel po’ di cose.

969219_490322517717401_672954918_nPer esempio Bonassola. E’ in Liguria, a un’oretta da dove abito io, davvero vicino a casa, eppure non c’ero mai stata. Sciocca. Sciocchissima.
Bonassola è una baia che se ne sta affacciata sul mare, tranquilla, per i fatti propri, bellissima.
Se andate, e vi consiglio di andare, prendetevi un aperitivo ai Bagni San Giorgio, li riconoscete, sono blu, e, se avete anche il tempo di cenare, vi assicuro che sanno preparare dei piatti che meritano la sosta. Per dire: sono riusciti a farmi mangiare dei taglierini con sugo di gallinella e a farmi fare il bis. La gallinella è un pesce. Io non mangio pesce. Capito che roba pazzesca han fatto?
E se siete da quelle parti fate un salto allo Spazio Blue Train, è una specie di loft dove potete trovare un mucchio di abiti, borse, libri, gioielli, oggetti particolari, ma è più di un negozio, è un luogo di passaggio per curiosi, è una fermata imperdibile per chi ha voglia di scoprire qualcosa di nuovo, per chi ha voglia di seguire un evento, di ascoltare uno scrittore, di far due chiacchiere con Silvia.

Lilla IE poi San Lorenzo al Mare. E chi c’era mai stato, a San Lorenzo al Mare? Ci volevano i ragazzi della libreria Mondadori di Imperia a farmela scoprire per fare “Due parole in riva al mare”.
Quando sono arrivata, Nadia -incintissima di Beatrice, che nascerà il 25 agosto “ma l’ultimo incontro sarà il 28, spero che nasca il 29 così riesco a seguire anche l’ultimo evento“, ha detto la sua futura mamma portando in giro un pancione determinatissimo – mi ha accompagnata allo yacht dove avrei dormito.
Già, uno yacht, la Lilla I. Un cucciolo di cabinato della SL Yachting Charter attraccato al numero 10 del porticciolo, con un materasso rotondo, un oblò sul cielo e due ai lati, un minibagno dove riesci a fare pipì, lavarti i denti e fare la doccia contemporaneamente (se proprio vuoi) e il tutto cullato in una baia placida, una sera d’estate, sotto la luna piena. Son cose.
Ma ero lì per presentare Buona Fortuna, alla mia prima notte su uno yacht ci avrei pensato poi, anche perché mi aspettavano all’Emy Bar, che non è un bar, o forse lo è anche un po’, non ho capito, ma di certo è un ristorante dove si mangia così bene che ho mangiato pesce anche lì. Quest’estate va così.
Nel frattempo Mauro Vero montava l’impianto e accordava la chitarra per accompagnare Margot e Caterina sulla passeggiata di San Lorenzo al Mare.
Una serata bellissima.

Poi, già che ero così vicina alla Francia, un saltino nel Paese delle Baguette ho proprio dovuto farlo. Ma questa è un’altra storia.

 

PS
Prima che vi rispondiate con malizia: no, nessuno mi sta pagando, non sto facendo pubblicità, sto davvero consigliandovi posti che secondo me meritano una toccata, con o senza fuga.

Siete ancora lì?