Non so spiegare perchè. E’ successo in un attimo, l’ho visto e ho sentito il desiderio di averlo. Era così perfetto nella sua scatolina trasparente, così bello arrotolato, morbido e colorato, così assoluto nella sua identità.
In quel momento, mentre aspettavo che mi dessero un rocchetto di filo color testa di moro, ho realizzato di non averne mai avuto uno e di averne sempre sentito la mancanza. Mica per misurare stoffe e vestiti, figurarsi se io mi azzardo a cucire qualcosa di più complesso di un bottone, ma per misurare qualcosa di curvo, come il girovita o il bracciolo di una poltrona, come la coda di un gatto o un cappello.
Perchè a casa mia non sono mai mancati squadre e righelli, metri di legno o flessometri, robe da grafici e architetti, ma mai un rassicurante e flessuoso metro di tela.
Ora che ho colmato la lacuna sento quel tipo di pacatezza che si prova quando si sa di non poter essere colti impreparati.
E voi, c’è qualcosa di apparentemente insignificante che non vi accorgevate di desiderare finchè non lo avete avuto?
Giocare da piccolina con quello di nonna, arrotolandolo o formando un cono spingendo dall’interno verso il basso è un bellissimo ricordo che non saprei spiegare. E comunque è vero, arrotolato dentro quella scatolina fa gola e sembra di non poterne fae a meno 🙂
Carla
PS: Magpies è …è…aspetta che devo stare attenta a come scrivo, come se tu ballassi al mio cospetto eh eh eh…insomma è geniale e delizioso, si delizioso direi che si possa dire anche se non è una torta …ieri sera ho passato una buona mezzora sul sito.
Pipistrellino verde! Che bello ritrovarti anche qui 🙂
Il cono col metro è una goduria che non passa, crescendo. Te lo assicuro 😉
PS
Magpies è un’opera davvero straordinaria, spero che si riesca a raggiungere la cifra necessaria, altrimenti Sara non riuscirà a realizzare l’edizione stampata. Bisogna pubblicizzarla a più non posso per le prossime tre settimane.
Ho capito, entro stasera ritirerò fuori il metro e farò ripetutamente i coni, potrebbe funzionare come antistress!
A parte la forza creativa che ha generato Magpies, il lavoro svolto per la realizzazione è encomiabile (oltre che altamente professionale) e poi mi sembra proprio una di quelle cose che lasciano un senso di ottimismo e positività nell’animo.
Parteciperò volentieri!
Carla
Evvai coi coni di metro!!!
Magpies renderà la tua esistenza piena di ottimi presagi. E di gazze 🙂
come ti capisco! non in generale eh, dico proprio sul metro da sarta.
Un vaso da fiori in vetro, liscio e trasparente.
Non ne ho mai avuto uno fino a poco tempo fa.
Non mi piacciono i fiori recisi, ma c’e’ qualcosa nel possedere un vaso da fiori che mi da’ l’impressione di essere preparata anche alle evenienze piu’ improbabili.
Tipo se dovessi farmi 2 litri di frullato banana-cioccolato
O riempirlo di biglie di vetro colorate.