Sono nel reparto panetteria e affini della Coop, ho il carrello già moderatamente pieno di verdura, yogurt, muesli e crocchette per gatti, e sto leggendo l’etichetta dei Torcelli della Bottega di Olivia&Marino per capire se hanno il lievito.
Un uomo mi si avvicina, non ha divise nè cartellini spillati alla giacca, mi sposto meccanicamente per lasciargli spazio, continuando a leggere gli ingredienti, ma evidentemente non stava cercando fagolosi al sesamo o spianate croccanti con semi di zucca.
“Posso aiutarti?” mi chiede con sguardo furbetto.
Mi concedo due secondi per elaborare le possibili risposte ed escludo:
1) so leggere;
2) pesa 250 grammi, riesco a tenerlo da sola;
3) sono italiana, è solo abbronzatura;
4) preferisco usare il reggiseno,
perchè non sono risposte gentili, me ne rendo conto.
Così sgrano gli occhi come ho visto fare ad alcune femmine di successo e gli domando, ridendo, “E se poi non ce la fai?” certa di essere sufficientemente trillante e spiritualmente glitterata.
Ma qualcosa nel mio tono o nel mio display deve aver lasciato sfuggire il demone del sarcasmo, solo così mi spiego il repentino cambio della sua espressione e quel rapido borbottio “Scusa, ti ho confuso con un’altra“.
Comunque no, non c’è lievito nei Torcelli.
Display ?
(accettabile il salvataggio in angolo; non eccezionale ma accettabile, vista la mazzata di sarcasmo glitterato e trillante tra capo e collo 🙂 )
Ma ragazzi, seriamente, se poi non ce la faceva?
Come la gestiva, come l’affrontava, ci aveva pensato bene, non voleva prendersi ancora un po’ di tempo per valutare a fondo l’impegno offerto?
Non viene apprezzato il mio sincero slancio di altruismo, tutela e protezione!
Non viene apprezzato il mio sincero slancio di altruismo, tutela e protezione!
già, perchè il suo slancio, invece… 🙂
Ma infatti!
…
Ah, volevi dire che… Oh.
ma povero!! il sarcasmo glitterato può fare più danni del napalm, nelle mani giuste…
Mani impegnate dai Torcelli, tra l’altro.
mi sento sollevata…a quanto pare non sono l’unica che sembra aver tatuato sulla fronte un sonoro “ma vafff…”
il problema del giorno d’oggi è che mentre un tempo gli uomini lo leggevano e pensavano “mo te lo cancello io quel tatuaggio” oggi invece leggono e pensano “oookkk…dov’è il bagno più vicino che ci vado per davvero?”
Ehm, quindi era meglio quando gli uomini erano veri uomini e sapevano far stare le donne al loro posto? 😉
No, era meglio quando le donne vi facevano credere di aver bisogno d’aiuto (anche se, dai, dovevate vederlo, cioè, su, dai, seriously?).
Era meglio quando avevano un filino di attributi in più 🙂
Vero. Però una parte gliel’abbiamo tolta noi, eh. Una parte.
Comunque li preferisco creativi, più che cazzuti.
Guarda che siam mica messe bene, io e te, eh.
intendi io io?
ma si dai…è solo che in fondo ci piace essere così e facciamo queste cose come “test d’ingresso”…se le università avessero dei test seri come i nostri altro che laureati disoccupati non ci sarebbe nessuno ad avere il famoso foglio pergamenato.
Mh. Fino a qualche anno fa anche io rispondevo così.
Ora dimmi (e magari sorprendimi e ridammi fiducia nel nostro metodo): col test d’ingresso ti sei assicurata effettivamente uomini brillanti, intelligenti, ironici, autoironici, colti, rispettosi, affidabili, onesti, risolti, sicuri di sè il giusto ma non arroganti e presuntuosi, simpatici, positivi, costruttivi, sensuali e ovviamente belli come un dio greco?
Perchè in caso contrario il test non si dimostra un granchè efficace… 😉
[i]…uomini brillanti, intelligenti, ironici, autoironici, colti, rispettosi, affidabili, onesti, risolti, sicuri di sè il giusto ma non arroganti e presuntuosi, simpatici, positivi, costruttivi, sensuali e ovviamente belli come un dio greco?[/i]
[ristorante veramente elegante mode on]
“Gradisce qualcos’altro, signorina?”
[ristorante veramente elegante mode off]
🙂
Sì, grazie. Al solito ho dimenticato sani, dell’età giusta, autonomi, liberi da impegni e soddisfatti della propria vita 🙂
Guardi, e visto che ci siamo, ci metta anche un po’ di ricchezza che di questi tempi non guasta.
E un po’ di sale, va da sè.
il test mi ha permesso di vantarmi di aver toccato con mano intere collezioni di opere di “Piero Manzoni”…
continuo però a sperare almeno fino a settimana prossima quando scoccherà la data fatidica per la quale non sarò più così innocente ma “nel periodo migliore per una donna”…che secondo me è solo il periodo migliore per cominciare a spendere soldi in uno psicoterapeuta bravo…
Vedi che vieni nel mio caruggio? Il nostro test non va bene tch tch tch
ps
Almeno erano in scatola? 😉
Certo, ma almeno devo provarci. Questo dice il furbetto mentre con delicatezza prende la mano di Barbara e se la porta alle labbra fino a leggermente sfiorarle. Per una volta Barbara si sente presa in contropiede, stenta ad ammettere che quel sorriso furbetto ora le appare dolcissimo. E il profumo di quel sorriso dolcissimo, decisamente troppo cipriato e femminile, la distrae da quella lettura impegnativa. Il furbetto ora le sta dicendo che non c’è il lievito, nei torcelli. Barbara non può fare a meno di sorridere, e le capita di regalare un sorriso talmente sincero che sente come un rossore salirle in viso. Il fatto d’essere abbronzata non la tranquillizza. Continuano a guardarsi, lui guarda la mano di Barbara. Solo adesso Barbara si accorge di aver lasciato la sua mano in quella di lui. Guarda anche lei le loro mani intrecciate. Nessuno dei due riesce a….”Scusate, pensate rimanere lì ancora per molto? Devo prendere i fagolosi, poi vi lascio sereni ai vostri silenzi” una mulatta senza reggiseno e con poca pazienza.
E il profumo di quel sorriso dolcissimo, decisamente troppo cipriato e femminile
Il che impone una domanda chiave: perchè illo si è rivolto a lei e non al tocco di manzo del reparto macelleria?
ovvio no…perchè gli serve una copertura da presentare alle cene dell’ufficio 😉
Basta dirlo senza pantomima. Non mi sfugge il grumo di mascara!
AhahahahehehehehAHAHAHAHAH
Sapevo avresti apprezzato 🙂
e se ti avesse davvero scambiata per un’altra?…
E chi mai lo ha escluso?
ps
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