Posso dirvi che sto scrivendo, che sono al trentasettesimo capitolo, che i personaggi mi stanno fregando anche stavolta e il finale che avevo previsto per loro non sono sicura di mantenerlo, perché questi sono tosti e, l’ho già detto, mi stanno fregando.
Posso dirvi che non ricordo l’ultima volta che ho avuto un’ora per leggere un libro, che mi sono fatta una delle mie maratone di serial, che mi sono fatta la ceretta. Perché sto scrivendo.
Posso dirvi che quando non scrivo preparo lezioni di comunicazione per un gruppo di persone straordinarie che vedo a Savona due o tre volte a settimana, che alzarmi alle sette del mattino mi entusiasma e non avrei mai pensato di dire una cosa del genere un giorno, e che sì, ho fatto ripetere in classe “I puntini di sospensione sono tre” e “Noi vogliamo bene al congiuntivo“. Questo per chi non ci credeva.
Posso dirvi che quando non scrivo, non preparo le lezioni e non vado a farle, non è che mi resti proprio molto tempo per fare altro ma riesco comunque a inventarmi piccole nicchie dove mettere quelle cose puccettose tipo rulle, cioccolato e progetti per il futuro (i gatti non hanno bisogno di quelle nicchie, i gatti occupano qualsiasi parte del tempo li aggradi, nel modo in cui li aggrada di più).
Posso dirvi che mi sento come il pezzo di mela che metto nella centrifuga al mattino e che, sebbene questo comporti la perdita di molti semini, per non parlare del picciolo, e renda complicato fermarsi a fare una foto, sto bene. E forse anche qualcosa di più.
Mi spiace, altro non posso dirvi.
Torno a scrivere.
Posso dirvi che non ricordo l’ultima volta che ho avuto un’ora per leggere un libro…
celo
…che mi sono fatta una delle mie maratone di serial…
se vale Top Gear, celo
…mi sono fatta la ceretta…
ok, quella manca. Ho fatto i muffins doppio cioccolato. Ma io non sto scrivendo… 🙂
Io sì, e devo nutrirmi.
Ora penserò tutto il giorno ai muffin doppio cioccolato.
😀
Tu. Come si sta il giorno dopo averli compiuti? 🙂
Io attendo i nuovi libri. E spero sempre in una nuova edizione di C’era una svolta, perché amo quel libro in modo particolare.
Lo speriamo in molti.
Chissà che non riesca a dare nuova vita a quel libro 🙂
Ci sarebbe da raccontare di tutto il buon senso che hai trovato negli ultimi mesi… :-)))))
Il buon senso di essere completamente folle, già 🙂
scrivi scrivi, che c’e’ gente che aspetta facendo il balletto coi piedi di chi ha la vescica piena ed e’ dalla parte sbagliata della porta di casa!
Evviva le mele frullate.
Aprite la porta e correte in bagno, per favore, che devo ancora scrivere gli ultimi capitoli 🙂
🙂 spargo piume di pavone per il blog canticchiando in modo maturo e professionale:
“io lo sapevooooo, io lo sapevooooo, io lo sapevo che ti sarebbe piaciuto tantissimo docere e che saresti stata bravissimissimaaaa! gnegnegnegneeeee!!!” 😀
(anche se non credo mi riprenderò mai dal fatto che hai obbligato i miei allievi a recitare in coro “noi vogliamo bene al congiuntivo”)
Assumiti le tue responsabilità: sono i MIEI allievi.
… appunto… che tu abbia 😀
Tu non hai ripetuto in coro “Noi vogliamo bene al congiuntivo”, i Dii ti hanno punita.