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Ognuno di noi è fornito di svariate problematiche.
In modo molto generico io le distinguo in varie sottosezioni: ci sono i problemi di comportamento (le intolleranze, le modalità di reazione, la tipologia di comunicazione a seconda degli stati d'animo, etc); ci sono i problemi caratteriali altresì detti difetti (e ce ne sono di appuntiti, di più smussati, di sopportabili, di sgradevoli, etc); ci sono i problemi irrazionali (tipo le fobie, come quella del mare) e infine ci sono i problemi buffi (le manie, le abitudini difficili da abbandonare, i modi precisi di fare alcune cose, i rifiuti a priori che però non danneggiano nessuno, etc).
Poi ci sono i problemi esterni e contingenti ma quelli non necessariamente ce li trasciniamo addosso per una vita.

Bene, nella lista dei miei problemi buffi, oltre al fatto che io faccio liste, ci sono varie cose che non è assolutamente necessario elencare adesso ma tra queste ce n'è una che ogni volta mi soprende offrendomi differenti e insospettabili interpretazioni del mondo che mi circonda al quale, lo confesso, non sempre sono sicurissima di appartenere.

Un esempio fresco fresco.

Per questioni professionali leggo le notizie locali online in tempo reale e quando, poco fa, è spuntato il seguente titolo Passeggia nudo tra le lucciole, denunciato i miei primi pensieri sono stati:
1) Che bello! Ci sono di nuovo le lucciole! Non sono in anticipo? Sarà il caldo di questi giorni...
2) Ma dove se ne trovano così tante da potervi passeggiare in mezzo? Sarebbe bellissimo poterlo fare.
3) E poi, nudo...Sarà stata notte, magari era un bosco, un ritorno alla natura meraviglioso. Perchè la gente è così perbenista? I bambini saranno stati a dormire, a quell'ora...

Vado a leggere piena di entusiasmo e aspettative.
"Un 36enne di origini siciliane è stato denunciato nella notte dagli agenti di polizia perché passeggiava tra le lucciole, di via Sampierdarena a Genova, mettendo in mostra le parti intime. L’uomo è stato segnalato alla locale procura anche per porto abusivo di un coltello a serramanico, rinvenuto dagli agenti in una tasca dei pantaloni dell’individuo."

Al che, pur non negando una certa delusione, il mio cervello ha dato brillante prova dei propri (malati) meccanismi ponendosi la seguente composita domanda:
Dove e come li teneva i pantaloni, nella cui tasca stava il coltello a serramanico, se metteva in mostra le parti intime?
Sottobraccio, semicalati o solo aperti?
In ogni caso, non sarà stato scomodo sia camminare sia afferrare il coltello a serramanico caso mai gli fosse servito?

...
Ho problemi non ancora catalogati?

Ps
Le lucciole, intese come quegli adorabili insettini col sedere luminoso, sono nella lista delle cose che adoro. Ovviamente.

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