Con la stessa solerzia con cui io, nello stesso periodo, comincio a pensare ai regali di Natale, ad agosto io e Isa ragionavamo su cosa fare a Capodanno. Entrambe, per ragioni diverse, abbiamo un conto in sospeso con questa nefanda data, e stavolta non volevamo farci cogliere impreparate, memori di dove ci aveva condotte la disperazione l'anno scorso (no, non perdete tempo a chiederlo, non lo diremo, è meglio per tutti ed è sicuramente più divertente qualunque cosa vi stiate immaginando).
A fine settembre avevamo un piano B: una prenotazione con annullamento gratuito per due stanze in un piccolo albergo in Trentino, in un paese del quale nessuna delle due ha mai memorizzato il nome.
A ottobre scalpitavamo per cercare un piano A, realizzando che odiamo la neve.
A novembre entravamo in un leggero panico perché avevamo solo quel piano B, così analizzavamo finanze e desiderata e l'esito ci consegnava una e una sola risposta: un centro benessere con clima mediterraneo a livello del mare e costi affrontabili.
Qualcuno ci ha suggerito la Slovenia e un sacco di punti esclamativi si sono accesi in noi.
La Slovenia, bell'idea!!!
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