• …cosa che avvenne pochi anni dopo, quando la settenne Biancaneve si rivelò essere degna rivale, a detta dei migliori pedofili del reame, tra cui lo specchio magico, noto pettegolo.

    C'era una svolta

Ieri sera ho ricevuto una mail.
Il solito spam di fanciulle disponibili con traduttore automatico e nessun editing decente.
Di solito le cestino senza leggerle, ma in questo caso l’occhio mi è caduto sul testo e, non so, ci ho trovato qualcosa di diverso, come il tentativo goffo e tenero di metterci un contenuto, come se davvero qualcuno avesse, chissà quanti invii fa, provato a scriverla sul serio, ‘sta mail.
Io ci trovo della poesia, voi no?

Elena, sono una woman come te e probabilmente non leggerai mai questo post anche perchè probabilmente nemmeno esisti, ma se esistessi, che tu mi legga o no, ti auguro con tutto il cuore di trovare un uomo che ti apprezzi così come sei e che non abbia mai paura di prendere una possibilità in grassetto in questo pazzo mondo.

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Volete dichiararvi all’amore della vostra vita, stuzzicare la tipa che vorreste ribaltarvi, scusarvi con quella persona per il vostro pessimo comportamento, lasciare la fidanzata senza che vi dia fuoco alla macchina, spiegare al fidanzato perchè non lo è più, ringraziare una ditta per l’ottimo servizio, complimentarvi con la direzione di un albergo per i suoi dipendenti, lamentarvi con l’operatore telefonico o trenitalia per qualunque cosa abbiano fatto che si va sempre sul sicuro?

Affidate l’incarico a una professionista: potrete spendere meglio il tempo risparmiato e avrete la serenità di comunicare senza strafalcioni.
Lettere, mail, sms di alta qualità, curati nella forma e nei contenuti, in perfetto italiano e di comprovata efficacia, offresi a prezzi contenuti.

Non lasciare qualcuno senza un perfetto uso del condizionale passato, non corteggiarlo soffocandolo coi puntini di sospensione, non scusarti recriminando, non difendere i tuoi diritti andando fuori tema, non complimentarti raccontando la tua vita, non rispondere a un sms che aspettavi da giorni con una battuta penosa, non essere logorroico se vuoi esprimere un solo concetto, dì di sì a chi ami senza aggiungere un però e qualche ma sparso.
Non correre il rischio di perdere un’occasione: affidati a chi saprà coglierla per te con una mirata comunicazione.

Si garantiscono rapidità e massima riservatezza.

Non sono contemplate nei servizi offerti le scritte su cose mobili o immobili altrui in rispetto degli art. 635 e 639 del Codice Penale e del buon gusto.

Un mio amico mi ha proposto un dilemma che lo sta attanagliando e ha trascinato anche me nel loop.

Mi scrive:

Sul giornale locale gratuito di annunci, nelle pagine finali, zona riservata agli annunci matrimoniali con l’area riservata alle relazioni sociali (ricordo un quotidiano nazionale, parecchi anni fa: li chiamava testualmente “Relazioni sociali, club e servizi”.), tra i vari annunci per gommisti (il trend è arrivato all’ottava misura naturale, non è più una questione di silicone, ormai siamo all’aria compressa), salta fuori questo:

“Marianna, bellissima 23enne portoricana, dolce, soave, sexy, forme aromatiche, 3a naturale, aria condizionata, tel…..”

Il dilemma del mio amico non è tanto focalizzato su cosa perdincinbacco volesse dire la giovane portoricana -armoniche? armoniose?- quanto sul controllo al momento dell’inserzione, che, di solito, pare sia meticoloso. Perchè non è stato corretto? Cosa si nasconde dietro quella parola rimasta inalterata? Distrazione, vendetta, virus di word, fedeltà al testo, lapsus, poco tabacco nella cartina?

Ora non potrò più fare a meno di leggere gli annunci personali e cercare qualcuno che gareggi con questo.

Un tipo con parecchie taglie in eccesso e diversamente, ma molto diversamente affascinante, si aggira nella libreria durante la pausa pranzo. Va a colpo sicuro, prende tre libri con palese predeterminazione e si dirige verso la cassa, imbottito di ottimismo.
Come perdere peso in tre mesi, Sedurre coi gesti e Kamasutra.
Chiare intenzioni, percorso definito e obiettivo preciso.
La mia amica lo vede e, irrimediabilmente incuriosita, lo segue.

A volte basta sapere con esattezza cosa si vuole, per ottenerlo.

Stamattina mi si è avvicinata una donna.
Italiana, vestita bene, truccata, pettinata, lineamenti eleganti, dignitosa mezza età.
Mi è venuta incontro e mi ha detto qualcosa che non ho capito. Ho tolto la cuffietta dell’ipod e le ho chiesto gentilmente di ripetere, scusandomi per non aver sentito.
“Devo leggerti la mano” mi ha detto con una certa urgenza nella voce.
No. Assolutamente no.
Ho rimesso l’auricolare nell’orecchio e sono andata dritta con passo spedito, senza voltarmi.

Immagino sia un effetto della crisi economica, del boom degli esodati e dell’aumento del costo della vita. Sono anche convinta che sia meglio turlupinare passanti in modo educato piuttosto che rapinarli con violenza.
Ma ho già i Dii in cabina di regia, grazie.

Una mia amica ha comprato un libro di ricette per single che, involontariamente, è passato dall’essere un volume di consultazione culinaria ad attestarsi come testo comico che sta rallegrando le nostre conversazioni.
Ora, capisco che il target ipotizzato, benchè non dichiarato, sia per lo più quello dei maschi separati che a quarant’anni si ritrovano per la prima volta nella loro vita ad avere a che fare con lavatrici e fornelli.
E capisco che qualche dritta utile del tipo Dividi bianchi, neri e colorati o Sì, era sodo anche mezz’ora fa, avresti fatto meglio a spegnere finchè c’era ancora acqua nella pentola sono consigli pratici che potremmo dare erroneamente per scontati, ma trovo leggermente turlupinatorio pagare 8,90 euro per avere la ricetta di Uova e pancetta o di Fichi e prosciutto crudo.

Al momento la nostra ilarità ha raggiunto il culmine con Leggi il resto →

Ma come? C’è un post sulla Befana da una dozzina di giorni e voi non dite niente?
Se pensate che stessi facendomi i fatti miei, be’, mi pare ovvio.

Nel gennaio consumato finora ho letto lo stopposo seppur bello gli Anni Difficili di Almudena Grandes, il leggiadro Il primo miracolo di George Harrison di Stefania Bertola e ora mi sto divertendo un sacco col postumo La lunga oscura pausa caffè dell’anima di Douglas Adams.

Già che c’ero, pur circondata da questi tre scrittori veri, ho buttato giù 8 capitoli di un nuovo romanzo che chissà, vedremo.

Non soddisfatta, Leggi il resto →

Ogni 25 dicembre, dopo le 20.30, è ormai tradizione ultradecennale che gli amici si riversino in casa mia portando avanzi dei vari pranzi e cene familiari.
Non si sa in quanti si sia, non si sa cosa si mangerà, non si sa quando finirà.
Si sa solo che si sta insieme in quella serata a metà strada tra il Natale e la fine del tour de force, quella serata che si rischia di passare da soli sul divano, col dubbio in bilico tra la stanchezza e la solitudine.

Per non pensare e stare insieme c’è dunque questo appuntamento fisso da me, questo Natale con la seconda famiglia tra divani, racconti, tisane digestive, pezzetti di salame e di panettone, aggiornamenti, giochi, prese in giro e compagnia.
E regali, molti regali.
Si piazzano tutti i paccheti dentro/davanti/sotto al camino e quando ci siamo piu’ o meno tutti li si aprono contemporaneamente.

Ecco, quandocisiamopiùomenotutti è un momento impreciso e imprecisabile che solitamente viene decretato dall’effetto scatola di sardine che quest’anno, devo dire, è stato particolarmente notevole. A quaranta ho smesso di contare.

Non ho ancora scoperto chi mi ha regalato uno smalto bianco perlato (REALLY? Uno smalto bianco perlato A ME?), una collana e un sapone profumatissimo con palline rossastre che sembran bacche o uova di insetto (si schiuderanno in primavera?).
E Zorro, che non è potuto venire, ha lasciato un pacchettino per me con un biglietto dove mi salutava TANTISSIMO. Nel pacchetto c’era un barattolo di Caffarel fondente, il cerchio si è chiuso e io sono a posto così 🙂

Buon dopo Natale a tutti e ora concentriamoci sulla sopravvivenza al Capodanno, forza!

BUON NATALE

(e non contate troppo sulla sopravvivenza dell’albero…)

L’autostrada c’era, ergo domenica mattina alle 11 mi aggiravo nelle stradine di Lucca minacciando numerosi cosplayers di investirli con la mia auto, sia di punta che in retromarcia, ormai in pieno conflitto col navigatore.

Assodato che l’ordigno infernale gioca per gli avversari, chiunque essi siano, una volta spento è stato abbastanza facile basarsi sulla segnaletica stradale e raggiungere un posteggio nel pieno centro della città, dove ormai mi trovavo mio malgrado.

Pochi minuti dopo Leggi il resto →