Gssp+Barbara-coniglioÈ la quarta edizione di GSSP, ma ogni volta che arriva la data di inizio di un laboratorio, c’è l’agitazione da primo giorno di scuola.
Come saranno i nuovi Scrittori Pigri? Li amerò come gli altri? Se la caveranno bene con il forum? Come reagiranno quando assegnerò le prime penalità? Riusciranno a starmi dietro?
Se da piccola avessi saputo che anche i miei insegnanti erano così agitati, forse mi sarebbero sembrati meno spaventosi.

Come sempre, anche stavolta li ho fatti entrare in uno spazio pieno di cartelli, di segnaletica, di insegne, una Las Vegas da control freak ma senza le spogliarelliste.
Qualcuno ha già provato a presentarmi la giustificazione, altri balbettano tragici Noncelafaremomai, per fortuna c’è chi li rassicura spiegando come fare questo e quest’altro e poi ci sono quelli che un-due-tre hanno capito al volo e si stanno divertendo, hanno già fatto amicizia, disquisiscono nel corridoio di serie tv, musica e gatti – è un GSSP pieno di gatti, questo – e mi lanciano cioccolatini e battute.

Al momento gli Scrittori Pigri sono tanti, abbiamo raggiunto il numero massimo di partecipanti, almeno sulla carta: 37 donne, 13 uomini, 14 le regioni italiane dove vivono – Lombardia (9), Veneto (8), Liguria (6), Emilia Romagna (4), Lazio (4), Piemonte (2), Sardegna (2), Puglia (2), Calabria (2), Toscana (2), Sicilia (1), Trentino (1), Campania (1), Abruzzo (1) – e 2 gli Stati esteri – Francia (Parigi) e Inghilterra (Londra) – 6 sono in prova perché hanno vinto la settimana gratuita, 13 sono gli Scrittori Pigri che hanno già fatto almeno un GSSP, tra i 25 e i 55 anni le loro età anagrafiche, 41 anni l’età media, 3 saranno i mesi in cui staremo insieme, 12 saranno le esercitazioni settimanali che faranno, 2 saranno i docenti che avranno: me e l’eccezionale Margherita Trotta (redattrice Mondadori).
E forse ci sarà una bella sorpresa con una lezione fuori programma di un’autrice italiana molto amata.

Saranno tre mesi intensi e spero gioiosi, pieni di scrittura, di domande, di considerazioni, di lampadine che si accendono all’improvviso, di applausi e di pacche sulle spalle, di incoraggiamenti e di esultanza, di tentazioni di resa e di recuperi, di bronci temporanei e di grandi risate.
Se faranno tutto seriamente senza prendersi sul serio, se si lasceranno andare senza paura di sbagliare, se accoglieranno le osservazioni come piccoli doni, ne usciranno persone più consapevoli della propria scrittura. E anche lettori con occhi diversi.

Buon GSSP, Scrittori Pigri!