Cerca
Close this search box.

Oggi inauguriamo l'Angolo del Menaggio, quello dove faccio finta di parlare di cose serie, farfugliando a casaccio e blaterando orgogliosamente di tesi e ipotesi, con rigorosa superficialità.
Yeah!
L'argomento di oggi è la forma e la sostanza nell'ambito della comunicazione in senso lato (relazionale, politica, divulgativa, etc).
E già solo l'aver usato parole come ambito e senso lato la dice lunga su quanto farò la saccentina.

Mi è capitato spesso di dichiarare il mio convinto dissenso nel dover scegliere tra forma e sostanza, ritenendo necessarie entrambe e talvolta coincidenti.
Questo, qualche volta, raccapriccia alcune persone che esclamano "E' sbagliato" (talvolta aggiungendo un laconico "L'importante è il contenuto!") come un assioma inconfutabile e senza aggiungere altro.
Peccato, prima di tutto perchè mi interesserebbe capire le loro ragioni, secondo perché probabilmente scopriremmo di pensarla allo stesso modo con l'unica differenza di dare un significato diverso alle parole (ehi, già questo è un chiaro esempio di quando la forma può essere anche sostanza! Tana!).

Non sto parlando di apparenza, di immagine, di fittizio, di costruito, etc.
Concetti che gli "avversari della forma" sembrano ritenere tutti sinonimi della stessa (snobbando peraltro le forme geometriche e quelle di formaggio che sempre forme sono e alcune particolarmente gustose...).

Sto parlando, appunto, di forma.
Siccome il rischio di essere seria mi sa che devo correrlo comunque, cosa che mi imbarazza alquanto, tanto vale che azzardi una definizione: per me la forma è il modus.
Cioè: il modo di fare o di dire una cosa, che spesso ne determina anche la sostanza.

Il motto di una delle più importanti agenzie pubblicitarie del mondo è "La verità detta bene" ("Truth Well Told", McCann-Erickson).
Ovvero la sostanza e la forma.
Perchè non basta la verità, non basta un valido contenuto, se non gli si dà anche la forma giusta, se non la si dice bene.
Ovvio che i contenuti, o i fatti, contano! Ci mancherebbe.
Ma perchè dividere forma e sostanza come fossero una maglietta bianca e un calzino rosso?
Se bevete acqua cristallina in un bicchiere sporco, vi resta un saporaccio in bocca.

Sara suggerisce una bella analogia. Lei dice di pensare alla musica.
Ci sono le note, che sono il contenuto.
Puoi suonarle velocemente o lentamente o farci su un arrangiamento: le note restano le stesse, tuttavia, a seconda della forma che tu dai loro, definisci la musica che si sentirà. E, TA DAAA, ecco che la forma è sostanza (Sara è bravissima con le analogie. E' una delle tante sue capacità che le invidierei a morte, se io fossi un'invidiosa).

Se un uomo che mi piace mi invita a cena fuori sicuramente mi truccherò, mi profumerò e sceglierò un abito che mi faccia sentire bella. Si, anche se è il mio fidanzato da anni. E' cura, è attenzione, è un modo di dare importanza a quella persona e a quella cena.
Se lo stesso uomo mi si presenta inusualmente sporco, maleodorante e trasandato prima mi assicuro che stia bene e non gli sia successo nulla, poi deduco che non mi stia dando importanza (a meno che io non stia uscendo con un senzatetto, d'accordo, ma cerchiamo di stare sul pezzo, dai) e/o recepisco un chiaro messaggio: mi sta lasciando e non vuole lasciarmi rimpianti. Apprezzo la "delicatezza", mi volto e torno a casa a mettermi in tuta e calzofole perchè a quel punto tanto vale non perdersi l'ultima puntata di Desperate Housewives.

Quando si trasmette qualcosa agli altri, dall'altra parte viene recepito il modo in cui quel qualcosa arriva, prima ancora che il cosa arriva.
Se si va a fare un colloquio per un lavoro che non sia in un ciringuito a Formentera ci si veste in stile classico evitando le infradito e jeans strappati.
Si tratta di forma che rappresenta educazione, rispetto e, diciamolo, quella giusta dose di intelligenza che non guasta mai.
Se avete ospiti a cena pulite casa e apparecchiate la tavola con eleganza o allegria.
Se fate un regalo chiedete che ve lo incartino con tanto di fiocchetto e cercate di non spiaccicarlo.
Se scrivete una lettera importante cercate le parole giuste.

Perchè sembra così disdicevole dare alla forma la stessa importanza che si dà alla sostanza?
Perchè la forma dovrebbe essere "meno nobile"?

Chiedetemi di passarvi il sale. Su, forza.
Come me lo chiedete? 
"Mi passi il sale, per favore?" o "Ehi, passami il sale!" o "Me lo passi o no, il sale, eccheccazzo!"
E io, a seconda di come me lo chiedete, posso porgervelo con gentilezza  o sbattervelo davanti bruscamente o lanciarvelo addosso.
Se non date importanza alla forma, be', il sale lo avrete ottenuto comunque...

Bene, se volete dire la vostra sappiate che valgono doppio i commenti con particolare attenzione alla forma: terzine dantesche, haiku, sonetti e quant'altro vi piacerà ;0)

Est modus in rebus, sunt certi denique fines quos ultra citraque nequit consistere rectum.
C'è una giusta misura nelle cose, ci sono giusti confini al di qua e al di là dei quali non può sussistere la cosa giusta.
(Quinto Orazio Flacco)

Cerca