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Da alcuni anni ho notato una nuova tendenza nel vandalismo nelle dichiarazioni d'amore scritte con vernice indelebile sulle superfici pubbliche.
Ora, infatti, pare andare di moda la scritta davanti al civico dell'amata.
I più romantici potrebbero leggerla come un'evoluzione della tradizionale serenata sotto il balcone.
Di positivo c'è il fatto che a) non vengono infastiditi parenti e vicini di casa con melense strimpellate, b) si lascia che la Giulietta della situazione dorma placidamente ignara della sorpresa mattutina e soprattutto c) gli autori rischiano di venire investiti da un'auto.

Ogni volta, ma davvero ogni volta, che vedo una scritta sulla strada penso le seguenti cose:
1) dio mio, se una mattina trovassi davanti al portone la prova incancellabile dell'idiozia del mio fidanzato/corteggiatore/quel che l'è, sprofonderei dalla vergogna
2) ovviamente lo lascerei
3) non oso pensare all'imbarazzo del padre di lei
4) e tu pensa ai vicini
5) ma visto che c'è il nome dell'amata, davanti al suo civico, non solo si può risalire inconfutabilmente al colpevole e punirlo pesantemente, ma lo si può anche denunciare per violazione della privacy, vero? Eh? Eh? Eh?
6) ma quando poi si lasciano?

Alcuni di voi si staranno chiedendo Perchè deve per forza essere un uomo, l'artefice di una simile cazzata?
Domanda lecita. In effetti potrebbe essere anche una donna. Ma finora ho sempre trovato scritte dedicate a una lei. Quelle dedicate ai lui le trovo soprattutto sul treno (poltrone, finestrini, pareti, coperchi dei portaceneri, etc. Cosa non sa fare una femmina con un uniposca...).
Quindi parlo solo per statistica personale, nessuna discriminazione sessuale, giuro.

Bene, detto questo, ho notato un ulteriore mutamento di tali comunicazioni sentimentali: adesso sono in essemmeese, ovvero quel linguaggio dei ccciovani che ripudiano le vocali e scrivono come dei codici fiscali.
E riescono, anche così, a fare errori grammaticali.

Ieri sera sono rimasta un dieci minuti buoni a contemplare la seguente scritta CM TE NEX1 MAI (segue nome della diletta).
NEX1?
So di gente che in farmacia ha chiesto un peranaper intendendo lo xanax (si sa, la X sta per "per", la K per "ch" e via dicendo).
Neperuno, però, suona male (oltre a non avere un senso, ma quello mi sembra secondario).

La mia domanda è: la X vale anche come doppia s o è arrivato il momento di inventare pennelli col T9 (o l'asfalto col correttore automatico)?

Non so, a questo punto un sintetico T'M sarebbe un'auspicabile sintesi perfetta.

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