Il 2012 è in assoluto l’anno in cui ho letto meno libri credo da quando ho cominciato a leggere, molto presto dunque.
Sono sconcertata dal conto appena fatto ma non ci sono dubbi né margini d’errore: non ho nemmeno toccato la media di due libri al mese. Mi cospargo il capo con la cenere della vergogna e mi impegno a recuperare nel 2013.
Detto ciò, veniamo alla tradizionale classifica annuale (sarà una cosa veloce).
Sul podio perché secondo me ha un quid in più rispetto ad altri
Streghe di una notte di mezza estate di Terry Pratchett
In alcuni passaggi ho applaudito a scena aperta
Sacré bleu di Christopher Moore
La briscola in cinque di Marco Malvaldi
A volte ritorno di John Niven
Il momento è delicato di Niccolò Ammaniti
Son contenta di averlo letto
Tre uomini in barca – Tre uomini a zonzo di Jerome K. Jerome
Nove racconti di J.D. Salinger
Quando dio era un coniglio di Sarah Winman
Il male quotidiano di Massimo Gardella
Un uso qualunque di te di Sara Rattaro
Così in terra di Davide Enia
Bob Dylan spiegato a una fan di Madonna e dei Queen di Gianluca Morozzi
Lo scrittore deve morire. Epiche gesta di due aspiranti autori di best seller di Gianluca Morozzi e Heman Zed
Da loro mi aspettavo qualcosa di più
Gli Anni Difficilidi Almudena Grandes
Il primo miracolo di George Harrisondi Stefania Bertola
La lunga oscura pausa caffè dell’animadi Douglas Adams
Ragionevoli dubbi di Gianrico Carofiglio
Romanzo rosa di Stefania Bertola
Gli uomini del giovedì di Tonino Benacquista
Il gioco delle tre carte di Marco Malvaldi
Va da sé che i criteri sono miei, personalissimi e inesorabilmente soggettivi (al massimo se ne può discutere allegramente).
Ora sarebbe bello vedere anche la vostra classifica personale dei libri letti nel 2012. Confrontiamole come le figu, dai.
in ogni film di paura che si rispetti c’è una porta che “Nun aprilla! Misericordia, nun aprilla!”, e lei che ci va apposta, ci va… 🙂
“La briscola in cinque”: ottimo, veramente. Molto piacevoli anche gli altri, ma a differenza di questi, “La briscola in cinque” è veramente ben strutturato, proprio come giallo classico. Si ringrazia un’untrice che dico io per la segnalazione.
“Tre uomini in barca” e “Tre uomini a zonzo”. Il primo già più leggero, il secondo già più con qualche valutazione (etica, morale, soiame’) che lo rende un filino meno scorrevole; comunque sia, due libri che sono dei classici non per caso.
“La lunga oscura pausa caffè dell’anima”: grazioso, leggibile, piacevole. Il guaio è che tutto finisce lì. E trattandosi di Adams, resta uno strano senso di applauso incompleto.
“Streghe di una notte di mezza estate”. Si ringrazia sempre l’untrice che dico io per la segnalazione dell’esistenza dei libri di Terry Pratchett; attendo solo che i nipotini arrivino in età per vedere se riesco a contagiare il virus.
Bon, cominciamo con i riferimenti non incrociati. Alla rinfusa:
“La memoria vegetale” e “Il costume di casa”, di Umberto Eco, ” Confini blu” di Emilio Rigatti (ma per Rigatti la storia, almeno per me, è molto, molto lunga, a partire da un giretto fuori porta in bici, fino ad Istanbul…), le riletture di “Il grande crollo” e “Storia dell’economia” di J. K. Galbraith, “La cotogna di Istanbul” di Paolo Rumiz… dai, passiamo alle menzioni speciali.
“L’orologiaio miope, di Lisa Signorile. Che la natura sia una cornucopia di meraviglie, è perfino scontato, ma che siano presentate come fa lei, ecco, questo è veramente molto meno scontato. Questo libro, per me, continua ad essere una continua fonte di stupore e meraviglie.
“Magpies”, di Sara Lando. Che non è una untuosa slinguazzata, ma è veramente l’apprezzamento per un’opera che non ha (ammesso ce ne siano, ed avrei dei forti dubbi) molti simili. Una commistione tra parola ed immagine che rende quest’opera densa e corposa come poche cose del genere.
Oooohhh bravo Raimondo che ha colto l’invito e condivide titoli e considerazioni!
Intanto l’untrice gongola tronfia 🙂
Ringrazio per le dritte, prendo nota dell’orologiaio miope e sottoscrivo il resto.
Eccomi!
Quasi due libri al mese, ma alcuni sono molto piccoli. Vabbé, uno è una trilogia in un unico volume, ma non sottilizziamo.
Dalla lista escludo i fumetti, anche se qualcuno dei letti quest’anno meriterebbe un posto ad altissimo livello.
Aggiungo una categoria alle tue.
Sul podio
Le tre stimmate di Palmer Eldritch di Philip K. Dick
La fortezza della solitudine di Jonathan Letham
Questo bacio vada al mondo intero di Colum McCann
Da applausi
Il giardino di cemento di Ian McEwan
Non saremo noi di Philip K. Dick
Il lungo addio di Raymond Chandler
Il grande sonno di Raymond Chandler
Devil Red di Joe Lansdale
Demoni – Istruzioni per l’uso di Christopher Moore
Contento di avere letto
I racconti di Ernest Hemingway (tutti)
La donna che sbatteva nelle porte di Roddy Doyle
Il treno era in orario – Il pane dei verdi anni di Heinrich Boll
Cuore di Cane di Mikhail Bulgakov
Gli eretici di Dune di Frank Herbert
La rifondazione di Dune di Frank Herbert
Queste Oscure Materie di Philip Pullman
Romanzi fantastici di Arthur Conan Doyle (volume primo)
Gatto di sangue di Elena Bono
Mi aspettavo meglio
Sotto un cielo cremisi di Joe Lansdale
La lunga oscura pausa caffè dell’animadi Douglas Adams
Sonno Profondo di Banana Yoshimoto
Corsari di Levante di Arturo Perez-Reverte
‘nammerda
Monsieur Ibrahim e i fiori del Corano di Eric-Emmanuel Schmitt
Grazie anche a Carlo la partecipazione attiva, ci contavo!
Questo bacio vada al mondo intero è stato sul mio podio nel 2010, sono felice che ti sia piaciuto.
Concordo su Devil Red, su Demoni-Istruzioni per l’uso, su Sotto un cielo cremisi e sulla Lunga oscura pausa caffè dell’anima.
Prendo nota del resto, alcuni che non ho letto potrebbero conquistarmi.
Ma ora sono immersa in Matt Ruff 😉
Guarda, ora mi sto immergendo di nuovo in un altro romanzo di Dick. Se non hai mai letto nulla di suo, un tentativo va fatto, ma non sono sicuro al 100% che ti piacerà. Le tre stimmate in ogni caso è stato uno dei miei preferiti.
Letham mi sembrava qualcosa tu avessi letto, o sbaglio?
Ovviamente sono disponibile a prestiti, già sai.
Di Letham ho qualcosa ma non l’ho mai affrontato.
Dick so di doverlo/volerlo provare, prima o poi.
Ti sfrutterò come consulente e pusher 🙂
Sto leggendo talmente poco che me ne vergogno, pero’ io “Tre uomini in barca”non sono riuscita a finirlo…
Noioso a (lunghi) tratti, ma ogni tanto parte con un sarcasmo magistrale. E tre uomini a zonzo ancor di più, nella prima parte.
Scusat’, ma c’è un modo semplice su Anobbi per estrarre la lista dei libri letti nell’anno? Io trovo solo l’aggregato col numero di libri e di pagine, sotto “Statistiche”.
Ordinali per Finiti (dal più recente) e scorri la lista andando indietro.
Non credo.
Io ho scritto l’elenco senza cut&paste 🙂
Ciao. Io ti leggo sempre ma non scrivo mai e questa però mi stimola.
Grazie a te, che lo hai nominato spesso, quest’anno ho finalmente letto Il vangelo secondo Biff. Esilarante. Sicuramente leggerò gli altri suoi libri.
Concordo anche io su Malvaldi. Un piacevole diversivo.
Io non amo molto i gialli ma quei vecchietti…
La mia lista dei preferiti 2012, in ordine sparso:
L’uomo che ride di Victor Hugo
Mi ha travolto con le sue digressioni e mi rimarrà dentro per tutta la vita
Washington Square di Henry James
Di una perfida ironia. Adoro i suoi dialoghi.
Il vangelo secondo Biff ( grazie ai consigli di Barbara 🙂 )
L’incantatore di Nabokov
Disturbante.
Tu, sanguinosa infanzia, di Michele Mari
Nostalgico
Il popolo degli abissi di Jack London
Erroneamente descritto come scrittore per ragazzi, capace di coinvolgere come pochi. Saggio bellissimo sui quartieri poveri della Londra di inizi novecento.
Cronache di poveri amanti di Pratolini
Cecità e Saggio sulla lucidità di Saramago
Mendel dei libri di Zweig
Piccolo ma un gioiellino.
Canale Mussolini di Pennacchi
L’assassino ipocondriaco di Munoz
Quest’anno di sicuro proverò Letham, Davide Enia e finalmente Douglas Adams.
Benvenuto Davide e grazie per la tua lista!
Faccio tesoro di tutti i tuoi titoli, in particolare di Washington Square che, dal tuo commento, mi attira moltissimo 🙂
ps
Su Letham mi fiderei di Carlo, mentre per quanto riguarda Enia vai dritto su Rembò e per Adams, bè, va da sé, parti dalla Guida galattica per autostoppisti 🙂
Ecco la mia lista! 26 libri, pochi classici ma buoni, diversi saggi e una discreta dose di intrattenimento. Un anno di letture piuttosto eclettiche (ma è abbastanza comune, per me)
Podio
Orlando Furioso di Ludovico Ariosto raccontato da Italo Calvino Di Ludovico Ariosto, Italo Calvino
Commedia: Paradiso Di Dante Alighieri
The Zombie Survival Guide: Complete Protection from the Living Dead Di Max Brooks
Mattatoio n. 5: o La crociata dei bambini Di Kurt Vonnegut (riletto, ma vale lo stesso)
Applausi
Longitudine Di Dava Sobel (un libretto divulgativo delizioso)
Il sergente nella neve: Ricordi della ritirata di Russia Di Mario Rigoni Stern
L’arte di correre Di Haruki Murakami (solo per runner!)
Il trono di spade: Il Regno dei Lupi – La Regina dei Draghi Di George R.R.Martin
Il Trono di Spade: Il Trono di Spade. Il Grande Inverno Di George R.R.Martin
Il re pallido: Un romanzo incompiuto Di David Foster Wallace (ah, la rabbia per l’incompiutezza di questo libro…)
22/11/’63 Di Stephen King
Contento
Duma Key Di Stephen King
Il potere del cane Di Don Winslow
Apocalisse Z Di Manel Loureiro
Dall’improbabile all’infinito: Caos, coincidenze e altre sorprese matematiche Di Edward B. Burger, Michael Starbird
I Cenci Di Alexandre Dumas (padre)
Racconti Di Edgar Allan Poe
Acqua buia Di Joe R. Lansdale (mi aspettavo meglio, devo dire il vero)
Tutto, e di più: Storia compatta dell’infinito Di David Foster Wallace (come sopra)
La grande storia della seconda guerra mondiale Di Martin Gilbert
Meh
Il momento è delicato Di Niccolò Ammaniti (qualcosa di buono, ma molta roba di scarto)
Zero: Storia di una cifra Di Robert Kaplan
La matematica dei social network. Una introduzione alla teoria dei grafi Di Peter M. Higgins (di grafi ne so già, mi aspettavo qualcosa sulle applicazioni sui social network. E invece niente, è un libro sui grafi!)
Baci da 100 dollari Di Kurt Vonnegut (racconti di gioventù del mio scrittore preferito)
Zombie story e altri racconti Di Max Brooks
‘nammerda
L’ultimo giorno Di Glenn Cooper (me l’hanno regalato!)
Grazie Luca! (sei riuscito ad anobicopiare o ti è toccato riscriverli tutti?)
Concordo su Il momento è delicato per la roba di scarto ma alcuni racconti li ho trovati belli da applauso.
Quindi Il trono di spade merita di essere assaggiato? Se me lo dici anche tu comincio seriamente a valutare l’ipotesi di mettere i primi due sul kindle.
E 22/11/’63 mi hanno detto di leggerlo anche se non sono una Kinghiana. Confermi?
(L’arte di correre me lo aveva suggerito la Seze come regalo perfetto per un runner lettore e io seguii il suo consiglio, ma seguo anche il tuo e non lo leggerò ;))
Son riuscito a copincollare con un pochino di olio di gomito. 😉
“Il trono di spade” per me è molto spassoso e consiglio di provarlo, ma occhio che la traduzione è mediocre.
“22/11/’63” è un ottimo libro per un lettore di King, ma è molto kinghiano (ha persino un crossover con un altro suo celebre libro!). Se lui non fa per te, non è questo libro che ti farà cambiare idea.
Viva l’olio di gomito!
Ne abbiamo tratto benefici interessanti 🙂
Proverò “Il trono di spade”, quanto a King, di lui ho amato molto “A volte ritornano” e il piccolo saggio “On writing”. Scrive divinamente, è solo il genere che a me non conquista ma è un eclettico, qualcos’altro di suo mi piacerebbe leggerlo.
Si accettano suggerimenti.
1. AA.VV. – Fiori di fuoco (100 poesie d’amore maledetto) [BAH, letto e scambiato]
2. James Thurber – Des hommes, des femmes et des chiens [buffo, anche se datato]
3. Daniel Glattauer – Le ho mai raccontato del vento del nord [piacevole passatempo di mezz’ora, dimenticabile]
4. Erri De Luca – In nome della madre [uno degli Erri ‘biblici’, interessante ma nulla più]
5. Erri De Luca – E disse [idem c.s.]
6. Valeria Parrella – Ciao, maschio [dalla Parrella mi aspettavo di più]
7. Erri De Luca – I pesci non chiudono gli occhi [bello bello bello ma con Erri sono di parte]
8. John Steinbeck – Il breve regno di Pipino IV [forte. ma tanto. ironico e a tratti british.]
9. Douglas Adams – Guida galattica per gli autostoppisti [finalmente! dovevo leggerlo. ora l’ho letto. non male.]
10. Neil Gaiman – American Gods [ok, l’ho letto, ora posso dire che l’ho letto]
11. Isabel Allende – Per Paula [letto, messo negli scambiabili]
12. Xinran – La metà dimenticata [bello, forte e necessario. consiglio.]
13. Natalia Ginzburg – La città dimenticata [un minore, piacevole lettura ma nulla di più, scambierò.]
14. AA. VV. – Parola di donna, corpo di donna [molto altalenante, alcuni racconti sono molto intensi, altri banalotti.]
15. Erri De Luca – Non ora, non qui (riletto) [capolavoro, devo rileggerlo ogni tanto]
16. Massimo Zamboni – Il mio primo dopoguerra [un casino assurdo, un pasticcio che vorrebbe essere streaming consciousness ma non lascia niente]
17. Louis-Ferdinand Céline – Viaggio al termine della notte [capolavoro assoluto, grazie a Seze]
18. Bruce Chatwin – Utz [piaciuto tanto, divorato]
19. Ethan Hawke – The hottest state [caruccio come romanzetto del pupetto carino, devo leggerne un altro e poi decido se mi piace come scrive]
20. Mordechai Richler – La versione di Barney [Barney entra nella testa, anche se come romanzo è discontinuo]
21. Amélie Nothomb – Né di Eva né di Adamo [affascinante ma non memorabile]
22. Elsa Morante – L’isola di Arturo [la fatica più grande della mia vita, non è il mio genere ma è un capolavoro e alla fine avevo i brividi]
23. Erri De Luca – In alto a sinistra [uno dei suoi più belli]
24. Patrick McGrath – Follia [sembrava meglio ma poi diventa proprio romanzetto]
25. Giacomo Pilati – Minchia di re [avevo visto il film, il libro è molto più bello e essenziale, come piace a me]
26. Diego De Silva – Non avevo capito niente [primo De Silva, e anche in tono di commedia mi piace, devo leggere Certi bambini di cui ho adorato il film]
27. Elena Scuotto – Il viaggio di Ulisse in Campania [un saggio assolutamente inutile]
28. Emmanuel Bove – Un padre e una figlia [piccolino, regalo dell’uomotoro, intenso]
29. Keith Haring – Diari [a tratti difficile da seguire ma sempre affascinante]
30. Pino Roveredo – Capriole in salita [per me un capolavoro, duro, mai retorico, senza autocommiserazione ma con dignità]
31. David Grossman – Che tu sia per me il coltello [sembrava ‘normale’ e invece è speciale]
32. Vasco Pratolini – Le ragazze di Sanfrediano [divorato in un pomeriggio, forse amato più di Metello]
33. Edmund White – Un giovane americano [le critiche allo scrittore dicono che scrive sempre la stessa storia, ma io sono rimasta dolorosamente colpita e ne cercherò altri suoi]
34. Sandor Marai – Il vento viene da ovest [abbastanza noioso]
35. E. E. Cummings – Favole [una cosa alla te, cinque minifavole deliziose]
36. Dominique Lapierre – C’era una volta l’URSS [curiosa storia, decisamente istruttiva]
37. Roberto Vecchioni – Le parole non le portano le cicogne [caruccio ma dimenticabile, scambiato]
38. Suso Cecchi d’Amico – Storie di cinema (e d’altro) [sono indecisa tra il gossip di classe e le storie di famiglia, non è male ma niente di eccezionale]
39. John Fante – La strada per Los Angeles (semplicemente strepitoso, ora ovviamente dovrò farmi l’intera saga)
40. Giovanni Arduino – Mai come voi (leggero ma non banale, scambierò)
(lo so, uso sempre le stesse parole, ma i miei neuroni stamattina non collaborano)
Wow!
Insomma, sembra ufficiale: prima o poi dovrò leggere qualcosa di Erri De Luca.
E mi segno anche gli altri capolavori del tuo elenco, sfruttiamo il kindle!
stream of. maledetto wp dove non posso modificare i miei commenti.
Potrei farti io la modifica ma…naaaaa, mi piace che questa mania di usare termini inglesi a tutti i costi venga punita, ogni tanto 😉
Evito la mia lista, è lunga ma non ho l’abitudine si segnarli.
Oh potrei cominciare nel 2013. Noto però
ROMANZO ROSA che è il prossimo libro che leggerò
BOB DYLAN SPIEGATO ECC. che è l’ultimo letto e mi è piaciuto tantissimo
un bacio
Bene, allora, se ti è piaciuta Florence, hai già avuto un assaggio dei miei personaggi 😉