Dolci a parte, in questi giorni mi sto godendo deliziosi piatti di cucina orientale, dal giapponese al vietnamita all'indiano al cinese senza passare da un würstel neanche per sbaglio. Cucina tipica berlinese, insomma.
Oddio, oggi siamo passate davanti a un baracchino che ostentava svariati tipi di würstel cucinati in svariati modi e la curiosità di assaggiare il più azzardato -quello cotto, impastellato, fritto e affogato nel ketchup, qualcosa di apparentemente aberrante che però pare avere un suo perché- c'è stata, ma era ancora presto e il mio stomaco era lungi dal mandare richieste di attenzione, quindi sono passata oltre inserendo mentalmente il progetto di sganciare quell'atomica sul mio fegato alla prossima occasione.
Ma posso assicurarvi che qui, nutrirsi con pochi euro e molta soddisfazione, senza procrastinare la digestione a quelle 48 ore di base che si devono mettere in conto quando si mangia cinese in Italia, è possibile.Ho ancora in elenco la torta al cioccolato della pasticceria Amour fou, quella del Kadeve, il würstel di cui sopra, il giappo scrauso che mi era piaciuto tanto l'altra volta e qualcosa a sorpresa, che a programmare tutto non c'è gusto.
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