Cerca
Close this search box.

Chi sono

Vivo a Genova, dove sono nata il 1° novembre 1968. In quel momento mio padre mangiava polenta. Mia madre, no.
Formazione classica, studi universitari allo IED, un master in Marketing Communication, ho lavorato oltre un decennio nella promozione teatrale, sono stata la portavoce del presidente della Provincia di Genova per un altro decennio e, negli anni, la responsabile comunicazione in varie campagne elettorali e per alcuni eventi culturali, la problem solving a budget zero, la docente di scrittura narrativa e la scrittrice (mi piace ricordare che anche Mark Twain ha fatto parecchi e disparati lavori).
Tra le altre cose, sono consulente e docente di comunicazione e tengo laboratori di scrittura, ironica e narrativa, tra cui il Gruppo di Supporto Scrittori Pigri (GSSP), un laboratorio di tre mesi interamente online, nato nel 2014.

 

Ho due gatti, Brodo e Scintilla, e loro hanno me, con un rapporto che mi ostino a considerare paritario nonostante la superiorità dei gatti sia cosa nota. Diciamo che i miei me lo lasciano credere, purché io continui a garantirgli crocchette e posti comodi dove acciambellarsi.
Non sono portatissima per la cucina ma per questioni di sopravvivenza so fare alcuni piatti che propino indefessa agli amici. Data la mia tendenza a distrarmi facilmente, mi vengono bene soprattutto quelli a lunga, lunghissima, cottura.
Ho un approccio anarchico alle scadenze, che mi ostino consapevolmente a ignorare. Posso vantarmi di aver fatto scadere qualsiasi cosa, dal pepe alla patente, dai trucchi ai surgelati, dal bollo dell’auto al tonno in scatola (resto tuttora convinta che tutta quella roba non sia veramente scaduta).
Sono ghiotta di cioccolato fondente, non bevo caffè, tè e vino (non per scelta mia ma del mio intestino più irritabile di me), ascolto rock, ho una passione per Gaber, per le serie tv, per i Muppets, per i video di bestini, per la buona educazione e per la punteggiatura corretta, tra le altre cose.
Credo nella leggerezza come la intende Calvino, nella bellezza come la intende Dostoevskij e nella Forza come la intende Obi-Wan Kenobi.
Per quanto riguarda i Dii – il gruppo autori nella cabina di regia della mia esistenza – come direbbe Pratchett: esistono, ma crederci non fa bene per niente. Li incoraggia soltanto.
Non potrei fare a meno dell’ironia e delle persone ironiche che ho la fortuna di avere nella mia vita. Restano le mie preferite.

 

Ho iniziato a pubblicare nel 2009 con un piccolo saggio ironico sulle fiabe classiche C’era una svolta (ripubblicato nel 2019 da Morellini per il decennale in un’edizione rinnovata con illustrazioni originali e cinque testi in più) e poi sono andata avanti con i romanzi Chanel non fa scarpette di cristallo (Castelvecchi, 2011), Buona fortuna (Mondadori, 2013 – “Buena suerte”, ed. spagnola per Suma de letras, 2014), “Qualcosa di vero” (Feltrinelli, 2015 – “Die wahren Märchen meines Lebens”, ed. tedesca per Thiele-Verlag, 2016), Vittoria (Feltrinelli, 2018) e “La banda degli dei” (Rizzoli, 2021 – vincitore del 65° Premio Selezione Bancarellino).

Non amo particolarmente scrivere racconti ma l’ho fatto volentieri per Einaudi (antologia “Gatti – I racconti più belli”, 2015), per Morellini (antologia “Genova d’autore”, 2017 e antologia “Lettere al padre”, 2020), per Il Canneto (antologia “Il ponte”, a sostegno della Valpolcevera dopo il crollo del Ponte Morandi di Genova, 2018), per Genova Capitale della cultura d’impresa 2019 (antologia “Chiamami impresa” realizzata da Contatti in edizione limitata) e per Gallucci Editore (“Racconti sotto l’ombrellone” e “Storie da paura“, 2023).

Buona fortuna è stato selezionato, nel 2015, da Adaptlab Torino/Torino Film Festival del Museo Nazionale del cinema di Torino.

Cerca