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DALL’IDEA ALLA STORIA
Come costruire una storia partendo da un’intuizione: lavoriamoci insieme a casa dell’ArchiFiorio.
Laboratorio in presenza di scrittura narrativa con me a Cossato (Biella)
Il laboratorio dura un fine settimana (dal venerdì pomeriggio alla domenica a pranzo) e si può scegliere tra due date:
I edizione 2024: 12-14 luglio
II edizione 2024: 6-8 settembre

“Dove trovi le idee?” è una domanda che sento spesso.
Le idee spuntano, scoccano come scintille, certo, ma vanno agevolate e per farlo aiuta osservare il mondo che ci circonda, stimolare la mente con attività culturali e creative, appuntarsi frasi, pensieri o sogni, insomma: serve tutto ciò che sollecita l’immaginazione. A un certo punto scocca la scintilla e arriva l’intuizione. Che diventa un’idea. Che diventa una storia. Che può diventare un romanzo.

Mio papà – architetto, fotografo, grande viaggiatore, appassionato d’arte moderna e design, forte lettore, falegname e bevitore di buon vino – ha vissuto i suoi ultimi vent’anni in una casa nel Biellese che si è progettato e costruito da solo. È una casa grande, spaziosa, ricca di arte moderna e di design, di foto e di soppalchi che ha costruito lui, di ricordi e bellezza. È una casa piena di stimoli che possono far scoccare scintille, idee e storie.
È un regno per la creatività.
E poi papà amava la convivialità e quella è una casa nata per accogliere. Aggirandomi tra un soppalco e una stanza, tra la sala e la terrazza, l’anno scorso ho deciso di accogliere dieci persone per un laboratorio di scrittura e l’esperienza è stata stupenda. Tanto che mi sono ripromessa di rifarlo.

Sarà un fine settimana durante il quale lavoreremo alla costruzione di una storia partendo da un’intuizione.
Ognuno la propria ma con il tradizionale confronto costruttivo che io propongo nei miei laboratori.
Accetterò da un minimo di 6 a un massimo di 10 iscritti.

 

DALL’IDEA ALLA STORIA (a casa dell’ArchiFiorio)
I edizione 2024: da venerdì 12 a domenica 14 luglio
II edizione 2024: da venerdì 6 a domenica 8 settembre
Durata: 12 ore suddivise in un fine settimana
Luogo: a Cossato (BI) (l’indirizzo verrà fornito alla conferma dell’iscrizione)
Rivolto a: chi vuole capire come costruire una storia (per un racconto o per un romanzo) partendo da un’idea.
Riservato a: chi ha già partecipato a un GSSP, il laboratorio online di scrittura narrativa per gli Scrittori Pigri; a chi ha seguito il percorso “Facciamo un romanzo”; a chi ha fatto almeno tre incontri di “Trama con me” e a un massimo di due persone che non rientrano in questi casi.
Costo: 200 euro (compresi dolcetti e tisane durante le ore di laboratorio e la compagnia invadente di Brodo e Scintilla, esclusi vitto e alloggio). È richiesto un acconto da pagare al momento della conferma dell’iscrizione (e che verrà trattenuto in caso di disdetta) e il saldo entro il primo giorno di laboratorio.

PROGRAMMA
Venerdì 12 luglio o 6 settembre
16.30: arrivo a casa dell’ArchiFiorio
17.00-19.00: caccia all’idea: lezione teorica; esplorazione individuale; confronto condiviso
20.00: cena di gruppo
Sabato 13 luglio o 7 settembre
10.00-13.00: dall’idea alla storia: lezione teorica; costruzione della propria storia con confronto condiviso
13.00-14.30: pausa pranzo a casa dell’ArchiFiorio
14.30-18.30: la trama: lezione teorica; scrittura (individuale); colloqui individuali con me
20.00: cena di gruppo
Domenica 14 luglio o 8 settembre
10.00-13.00: presentazione finale di tutte le idee e confronto condiviso
13.00: pranzo libero (verrà proposto un pranzo di gruppo nei dintorni)

Obiettivo finale: partendo da un’idea, avuta lì o portata da casa, costruire una storia efficace che meriti di essere scritta.

Come iscriversi
 
Scrivi una mail a info@barbarafiorio.com con oggetto “CossatoLab a luglio 2024” se vuoi venire a luglio o “CossatoLab a settembre 2024” se vuoi venire a settembre.
Entro pochi giorni ti darò la conferma della tua iscrizione con i dettagli utili per il pagamento della quota e per l’arrivo. In quell’occasione chiederò: luogo di partenza, modalità di viaggio (se vieni con auto propria o con altri mezzi di trasporto), esigenze alimentari particolari (allergie, intolleranze o tipologie di alimentazione, per esempio vegana o vegetariana).

Nella mail indica: nome, cognome ed eventuale nickname (se sei uno Scrittore Pigro); quale percorso hai fatto con me; che tipo di sistemazione vorresti (stanza singola, matrimoniale uso singola, disponibile a condividere una stanza con altri iscritti in letti separati) o se sei già a posto per l’alloggio (chiedo le informazioni sulla sistemazione perché chiederemo una convenzione con qualche B&B o agriturismo lì vicino, in modo da avere un buon prezzo per gli iscritti, ma ognuno procede poi autonomamente con la prenotazione).
Dove dormire: siamo in contatto con alcuni B&B della zona per chiedere una convenzione.
Dove mangiare: le cene di venerdì e sabato e il pranzo di domenica saranno in due diversi ristoranti della zona con cui definiremo una convenzione. Il pranzo del sabato lo faremo a casa dell’ArchiFiorio ordinando in una rosticceria di Cossato oppure in una trattoria lì vicino.

Ne approfitto per ricordare a chi è interessato al percorso individuale di coaching narrativo per costruire il proprio romanzo, Facciamo un romanzo, che inizia il 16 settembre 2024 e prendo al massimo 12 persone.

Ultima settimana di laboratorio con gli Scrittori Pigri e primo martedì senza esercitazione.
C’è della malinconia, sul forum.
Conosco quella malinconia: il GSSP è casa per tre mesi, un rifugio protetto dove ci si muove in libertà e con nomi buffi e si creano legami più forti di quando ci si aspettasse.
Quella malinconia significa che sono stati bene, anche se li ho tenuti in tirella dall’inizio alla fine.

La diciassettesima edizione del GSSP è stata: 3 mesi di laboratorio; 12 esercitazioni settimanali; 7 stanze di forum; oltre 6000 commenti sul GSSP; 1 scrittrice (Barbara Perna) e 1 editor (Francesca de Lena) intervistate; oltre 1700 commenti nella Ricreazione.
9 le regioni italiane dove vivono: Campania, Emilia-Romagna, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Sardegna, Toscana.
E, siccome siamo internazionali, a questo giro c’è anche chi vive in Svezia e in Australia.

7 erano gli Scrittori Pigri veterani e, di questi, 6 avevano già fatto (almeno) un GSSP Scrittura e Narrazione; 45,5 anni l’età media (variano dai 26 agli 82 anni), 2 le docenti che hanno avuto: me e Alice Basso.

Mi stanno scrivendo le loro impressioni su questa esperienza e stanno lasciando parole bellissime, accidenti a loro che mi mettono in crisi ogni volta che penso “questo è l’ultimo”.
Stanno rimpiangendo persino il temutissimo mOrtedì.

Ma in pentola stanno sobbollendo altri laboratori, non ci si perde.
Del resto, in tutti questi anni, non ci siamo mai persi.
Su questo sito, trovate già o troverete i prossimi laboratori in programma.
Ultima esercitazione per gli Scrittori Pigri del laboratorio in corso sulle tecniche narrative.
Lo chiudo sempre con l’ormai mitica Nano Nano, quella in cui si trasformano tutti in alieni sbarcati sulla Terra e giocano con lo straniamento, la tecnica con cui dovranno descrivere oggetti comuni da un punto di vista inconsueto, provando a spiegare a cosa servano.
A questo giro, però, mi son sentita dadaista e ho proposto delle alternative.
Se non vogliono essere un alieno che fa un rapporto ai suoi superiori, possono scegliere di essere:
  • un anziano che osserva un oggetto di uso comune per i giovani d’oggi che non capisce e ne parla con il gatto (che, ovviamente, non risponde perché non è un gatto parlante)
  • un personaggio molto noto delle fiabe classiche che osserva un oggetto di uso comune per noi umani di oggi che non capisce e scrive una lettera a un altro personaggio molto noto delle fiabe classiche
Spero che si e ci divertano molto.
Voi chi scegliereste di essere e per descrivere cosa?

 

Questa è la dodicesima esercitazione del GSSP Scrittura e Narrazione.
Entro lunedì devono consegnare, io leggerò e commenterò tutti i loro testi.

Si riesce a ridere del proprio dolore? Si deve, secondo me. O si dovrebbe, per lo meno chi è dotato di quel superpotere che è l’ironia e l’autoironia.
Non è affatto facile, nessuno dice questo, ma può essere una straordinaria forma di salvezza e un ottimo esercizio narrativo.
Per la penultima esercitazione, ho chiesto agli Scrittori Pigri di raccontare una delusione amorosa in modo divertente.
Devono riuscire a mostrare il dolore, a farlo arrivare a chi legge, ma con una cifra ironica capace di far ridere o sorridere il lettore.
Cercare di offrire un punto di vista diverso, inusuale, inatteso può essere una buona tecnica di scrittura e costringe chi scrive a trovare un modo di raccontare che magari non aveva preso in considerazione, lo costringe a dare una lettura diversa dei fatti o delle sensazioni, lo costringe a rinunciare alla rassicurante posizione di chi ha dalla propria parte la comprensione di chiunque e mettersi nella più scomoda posizione di chi contrasta il sentire comune. Questo è quello che possono fare, per esempio, la satira, il sarcasmo, l’ironia: creare un distacco emotivo e dissacrare qualcosa di condiviso.

Questa è l’undicesima esercitazione del GSSP Scrittura e Narrazione.
Entro lunedì devono consegnare, io leggerò e commenterò tutti i loro testi, colorando in verde i punti dove vedo ironia.

Troppo facile far dire ai personaggi “Ti amo”. Troppo facile scrivere d’amore disturbando le solite parole e i soliti cliché, con farfalle che non ne possono più di stare nello stomaco e cuori che non ne possono più di imitare infarti.
Nella vita, dire “Ti amo” può essere un atto di coraggio e di responsabilità, ma pure nella vita, se poi l’amore non lo si sa mostrare nei fatti, vale pochino.

La nuova sfida per gli Scrittori Pigri è scrivere d’amore senza scrivere amore (e derivati) e senza usare cliché e frasi fatte.
Lo devono mostrare, questo amore, come ogni innamorato dovrebbe saper fare.
Con coraggio, creatività ed efficacia. Sennò non conquista manco i lettori.

Io sono armata di Baci Perugina scaduti, pronta a lanciarli con la fionda contro cuori e batticuori.
Vediamo se qualcuno riesce ad avvicinarsi a una delle più belle dichiarazioni d’amore che ho letto in questi anni:
𝘉𝘳𝘪𝘵𝘵-𝘔𝘢𝘳𝘪𝘦 𝘷𝘶𝘰𝘭𝘦 𝘥𝘪𝘳𝘦 𝘮𝘰𝘭𝘵𝘦 𝘢𝘭𝘵𝘳𝘦 𝘤𝘰𝘴𝘦. 𝘍𝘰𝘳𝘴𝘦 𝘢𝘯𝘤𝘩𝘦 𝘚𝘷𝘦𝘯, 𝘮𝘢 𝘢𝘭𝘭𝘢 𝘧𝘪𝘯𝘦 𝘵𝘶𝘵𝘵𝘰 𝘤𝘪ò 𝘤𝘩𝘦 𝘳𝘪𝘦𝘴𝘤𝘦 𝘢 𝘵𝘪𝘳𝘢𝘳𝘦 𝘧𝘶𝘰𝘳𝘪 è: «𝘝𝘰𝘨𝘭𝘪𝘰 𝘤𝘩𝘦 𝘵𝘶 𝘴𝘢𝘱𝘱𝘪𝘢, 𝘉𝘳𝘪𝘵𝘵-𝘔𝘢𝘳𝘪𝘦, 𝘤𝘩𝘦 𝘰𝘨𝘯𝘪 𝘷𝘰𝘭𝘵𝘢 𝘤𝘩𝘦 𝘲𝘶𝘢𝘭𝘤𝘶𝘯𝘰 𝘣𝘶𝘴𝘴𝘦𝘳à 𝘢𝘭𝘭𝘢 𝘮𝘪𝘢 𝘱𝘰𝘳𝘵𝘢 𝘴𝘱𝘦𝘳𝘦𝘳ò 𝘤𝘩𝘦 𝘴𝘪𝘢 𝘵𝘶.»
(“Britt-Marie è stata qui”, Fredrick Backman)

Questa è la decima esercitazione del GSSP Scrittura e Narrazione.
Entro lunedì devono consegnare, io leggerò e commenterò tutti i loro testi.
E alla fine gli dedicherò, come da tradizione per la Dieci, questa canzone.

 

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