E poi succede così.
Ci hai sbattuto la testa per giorni, hai sondato ogni possibilità, hai pensato alle soluzioni più drastiche e senza alcuna speranza ti rimetti per l’ennesima volta davanti allo schermo e decidi di non pensarci più, lasci che qualcosa succeda e aspetti di pedinare passo dopo passo le parole che usciranno.
E loro escono.
All’inizio lente, una alla volta, faticosamente. Poi prendono confidenza con la libertà e cominciano a sbucare a coppie, a gruppetti, a interi periodi. Poi iniziano a giocare e acciuffano la battuta di Sara, l’ammonimento di Gio, la speranza di Francesca, il commento di Paola o la mail di Unlettore e di colpo mi ritrovo a scrivere FINE sotto l’ultima parola di un nuovo romanzo.
Fatta.
Dopo mesi di incubazione, è nato ieri, 8 novembre 2010, alle 19.45.
So che fa tanto donnicciola e che verrò derisa per questo, ma ho pianto. Senza manco essere in spm.
Succede.
quindi è scoppione pule lui
Esatto 🙂
Appropò: domani bisogna far finta di niente o si possono usare i cappellini colorati e le trombette?
domani cosa?
io parto. non so quando torno.
Afferrato il concetto.
So di avertelo gia’ detto, ma non te lo dico comunque mai abbastanza.
Sono fiera di te in un modo che e’ quasi ridicolo. E ieri sono tornata a casa a raccontare ad Ale la notizia come se il libro l’avessi finito io.
E lui era contento come se in effetti ci fosse nato un nipote e si informava sul peso del bambino, sulle condizioni della madre e cose cosi’.
E fare gli zii di un libro e’ molto piu’ semplice di fare gli zii di un bambino: non ti servono nemmeno i walkie talkie per sapere se respira!
🙂
A proposito: visto che ora avete un nipotino in culla, fallo cullare anche dallo zio Vic, se ne ha voglia 😉
come sempre, lui si becca l’audiolibro letto da me (perche’ a) se aspettiamo che lui legga a monitor stiamo fresche e b) leggendo a voce alta mi rendo conto di come scorre davvero)
Evvai, bravissima, sono molto felice che tu abbia fatto il capitolo finale con scritto FINE. Ora però non è scriveresti anche un capitoletto DEFINITIVO DAVVERO e poi un’altra paginetta con scritto Libro stampato qua, i capitoli da 1 a 6 li ha stampati il Gino che poi è andato a pigliare un caffè, il capitolo 7 Luigi lo stamparo che so no che ci sta fare il garzone, e poi è tornato il Gino che ha finito, anno di stampa, numero ristampa, via dell’editore, carta riciclata sì no non so, guarda se ti è piaciuto questo potrebbero piacerti anche questi, nome, cognome, codice isbn e prezzo.
Ho un piano.
Ed è un piano A.
Un cazzutissimo piano A.
I piani A sono i migliori.
Solo i piani B sono migliori dei piani A quando i piani A non riescono.
I piani C, D, E nientedeché. Di ripiego, direi.
Gli attici non sono come i piani A, ma ci puoi farei dei barbecue.
Questo è un piano A con attico e barbecue.
In ogni caso esiste il piano B ed è un gran bel piano B.
Altri piani nemmeno li consideriamo, al massimo un pianoforte d’accompagnamento.
MA YYYEEAAAAAAHHHHHH!!!!!
E che c’entra che hai pianto.. avrei pianto pure io!!! ;-)))
🙂
Ebbene sì.
Terzo libro, secondo romanzo.
E’ stata un’avventura.
Felicitazioni 🙂
THNKS 🙂
beh, dev’essere un’emozione cosi’ intensa, accorgersi di essere arrivati all’ultima parola, che uno scioppone del cuore con lacrimuccia ci sta tutto, ci sta.
Auguri, tanti, e complimenti, di piu’ 🙂
Davvero un’emozione intensa.
Così forte e così bella da aver bisogno, d’impulso e d’istinto, di condividerla subito con le persone più importanti.
Grazie 🙂
Brava, bravissima!!
E ora che la diga è aperta, noi siam qui a gioire:)
Pau
Sai che mi aspetto lo stesso da te, vero scrittrice? 😉
(grazie)
:-)non vedo l’ora…di tutto!!!
🙂
Brava, cominciavo a temere che fossi finita in un loop mortale 🙂
E invece 🙂
E invece… brava :*
🙂
Azzie