Era un siciliano di nobili origini, ricordava tutto di sè e manteneva una propria dignità, seppur a volte si perdesse nel proprio mondo immaginario.
Aveva circa sessant'anni e da una ventina viveva nell'ospedale psichiatrico di Genova Quarto, quella era ormai la sua casa e solo non lo era mai. Parlava con gli altri pazienti, coi medici, con le persone che capitavano lì per i più disparati motivi e soprattutto con le sue Voci che lo accompagnavano costantemente. Non erano voci mistiche, erano creature invisibili che gli volevano bene e che avevano un sacco di cose da raccontargli.
Talvolta incontrava qualcuno che aveva il tempo e il cuore di stare a chiacchierare con lui, di ascoltarlo, che lo riconosceva la volta dopo e andava a chiedergli come stesse. Queste persone si meritavano la sua fiducia, le sue confidenze e a volte anche il suo affetto, che traduceva in biglietti scritti a mano nei quali riportava messaggi delle Voci dedicati.
Come quella donna bionda con gli occhi verdi, che non lavorava lì ma che veniva spesso perchè organizzava il teatro per loro. Lei gli piaceva, era gentile, si interessava alla sua vita, per cui quel giorno non vedeva l'ora di raccontarle la grande novità, la bellissima novità, un suo sogno che si realizzava: la sua famiglia lo aveva cercato e lo aveva invitato a passare il Natale a casa, nella sua Sicilia.
Dopo tutti quegli anni di silenzio, sua sorella lo stava aspettando, avrebbe conosciuto i nipoti, avrebbe rivisto i suoi cari. Si ricordavano di lui e desideravano averlo tra loro.
I medici erano d'accordo, anzi, incoraggiavo molto il riavvicinamento delle famiglie, e lui era pronto. Andava con le sue Voci, sì, ma tutto il resto era compatibile col mondo dei normali e lui era pronto.
I medici confermarono alla donna bionda con gli occhi verdi che l'uomo era stato emarginato, umiliato e malmenato dalla famiglia. Che gli avevano irreparabilmente leso l'anima. Un pezzo di carta e una firma, era quello che volevano, era quello che i dottori, dai racconti, erano riusciti a capire. Un pezzo di carta e una firma. Forse la cessione dell'eredità, forse l'accettazione di qualcosa, non si sa. Un pezzo di carta e una firma.
Un mese dopo l'uomo s'impiccò.
Quella donna bionda con gli occhi verdi era mia madre e quell'uomo avrei voluto conoscerlo per raccontare la sua storia, per essere una delle sue Voci.
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