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Ma come? C'è un post sulla Befana da una dozzina di giorni e voi non dite niente?
Se pensate che stessi facendomi i fatti miei, be', mi pare ovvio.

Nel gennaio consumato finora ho letto lo stopposo seppur bello gli Anni Difficili di Almudena Grandes, il leggiadro Il primo miracolo di George Harrison di Stefania Bertola e ora mi sto divertendo un sacco col postumo La lunga oscura pausa caffè dell'anima di Douglas Adams.

Già che c'ero, pur circondata da questi tre scrittori veri, ho buttato giù 8 capitoli di un nuovo romanzo che chissà, vedremo.

Non soddisfatta,

ho anche dato fondo alla mia riserva di serial tv, guardando tutta la sesta serie di Dexter (uuuuuhhhhhh che finale uuuuuuuhhhh), mettendomi in pari con How I met your mother (comincia a perdere un po' di colpi), The Big Bang Theory (temevo la nuova stagione, visto l'andazzo dell'ultima, ma per fortuna tornano a stare molto più da soli i quattro "maschi", recuperando lo spirito iniziale, e vanno abbastanza per conto loro le femmine, per quanto mi riguarda meno interessanti. Continuo comunque a sperare che Penny e Leonard tornino insieme) e Desperate Housewifes (il fatto che sia l'ultima mi fa apprezzare di più questa stagione).
Ve lo steste chiedendo, sono in pari anche con Mentalist, Lie to me, Fringe, Private Practice e ne sto esplorando altri, ma aspetto a parlarvene.
Direi che intanto possiamo dichiarare senza alcun dubbio la mia patologica dipendenza dai serial tv. Non cercate di guarirmi, va bene così.

Oltre a ciò ho cucinato un arrosto alle cipolle, due mousse al cioccolato, una crema di melanzane, orecchiette con broccoli, due cavolfiori al forno e molti muffin arancia e cioccolato.
Non tutto lo stesso giorno, sciocchi.

Di contorno son tornata al lavoro dopo la pausa natalizia, sto convivendo con un'ostinatissima laringite, ho passato belle serate con amici e sto programmando gite fuori porta per andarne a trovare altri. Mettetevi in lista.
Al momento, in Italia, abbiamo le seguenti tappe da smarcare: Palermo, Roma, Città di Castello, Firenze, Bologna, Modena, Bassano del Grappa, Milano, Piacenza, Cossato, Torino.
All'estero: Berlino, Galway, Francoforte, Quebec e quasi quasi me ne vado a Bali e non ci penso più.

Devo ancora rispondere a un'intervista e scrivere una fiaba per un bellissimo progetto di cui non vi posso dire nulla, ma ogni cosa a suo tempo.

Nonostante il mio evidente impegno, mi pare che il generico mondo ne abbia fatte molte di più e non tutte da applausi ma per non scivolare nella modaiola tendenza a essere tutti esperti di tutto, chiudo parlando d'altro e suggerendovi un libro appena uscito ma già acclamato dalla critica come un futuro best seller, scritto da quella che viene considerata una nuova inconfondibile voce del noir italiano: Il Male Quotidiano di Massimo Gardella.
Io posso dirvi che questo tipo sa scrivere, poi vedete voi.

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