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E’ indiscutibilmente venerdì e io ho appena deciso che mi giocherò il jolly del ponte.
Perché ce n’è bisogno.

Se avessi passato questa settimana a smacchiare giaguari e a limare unghie alle tigri penso che mi sarei divertita di più, ma purtroppo l’occasione di morire simpaticamente non capita sempre (vediamo di cogliere al volo la citazione e no, Giulia, tu sei fuori gara).
Quindi mi è toccato sopravvivere anche stavolta, soluzione che, tutto sommato, si è rivelata meno assurda di quel che sembrasse all’inizio, perché ieri pomeriggio ho avuto l’occasione di cambiare mondo e incontrare alcune decine di giovani persone che hanno riempito un’aula universitaria per ascoltare me.
Lo so che quell’incontro dava crediti, ma hanno firmato prima della lezione, potevano andare a far bisboccia in qualunque altrove e invece sono rimasti tutti lì, ad ascoltarmi per quasi due ore.
Eroi.

Ho dovuto fare una selezione di tutto ciò che si potrebbe dire su come si comunica e comunque, tra la citazione di una legge sulla semplificazione del linguaggio burocratico e l’analisi SWAT del lavoro di ufficio stampa, sono riuscita a ricordare che su qui e su qua l’accento non va.
Niente, è più forte di me.

Ah, e no, non ho origini emiliane, quell’accento mi viene così, senza un vero perché.
Misteri di quando si è nati a Genova da genitori piemontesi, con nonni varianti da Milano alla Svizzera, più una manciata di parenti in Canada, alcuni amici sparsi un po’ nel mondo e parecchi in tutta Italia (tra cui alcuni, cari, emiliani).

E a proposito di amici, potevo non citare la Sempiterna, quella che vive a Bassano del Grappa?

Dialogo tra me e Tuttoilmondo“Vuoi fare delle slide? Usa power point, è davvero davvero facile, vedrai” “Mh, non l’ho nemmeno mai aperto…”  – “Fidati, è una cazzata”  – “Anche word è una cazzata, per me che lo uso...” “Ma no, davvero. E' come fare copia e incolla”.
Sara“Ehi, se hai bisogno per le slide basta che mi mandi i testi in word e te le faccio in dieci minuti”.
Io – “Grazie, ma Tuttoilmondo dice che power point sia una cazzata, ce la faccio. Ti tengo come piano B, comunque”.

Mercoledì sera
22.45  Finisco di scrivere in word i testi per le slide.
22.46  Apro fiduciosa Power Point.
22.47  ...
22.48  ...
22.49  ...
22.50  ...
23.00  Ho sonno, sono esausta e non ce la posso fare. Come si leva quel cazzo di blu nello sfondo?
23.01  Mando un sms a Sara “Vale sempre il piano B?”
23.10  “Vale sempre, manda il file di word e stai tranquilla”.

Grazie quindi a Sara per le slide perfette e a Tuttoilmondo…non devo necessariamente scrivere la parola che sto pensando, vero?
Semmai vi faccio una slide.

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