Uno dei motivi per cui amo New York è che ha talmente tanti livelli di realtà che spesso capita che si sovrappongano.
Sappiamo tutti che se gli alieni attaccano, se un meteorite cade o se quattro ragazze oppure sei amici/vicini di casa diventano i protagonisti di un serial cult, accade a New York.
Per cui non c'è da meravigliarsi se a New York girano anche dei Supereroi.
E con girare non intendo girare un film, ma andare in giro con tutto il kit del Supereroe, dal mantellino alla maschera, dall'identità segreta all'impegno a combattere i cattivi. A me questa cosa piace un botto.
Ah, averlo saputo quella volta che Sara, Ale e io abbiamo organizzato una festa a sorpresa di Supereroi! C'era stato tutto un invio carbonaro di inviti segreti con ognuno un link differente che rimandava ai superpoteri che l'invitato avrebbe avuto alla festa. Pensate se avessimo avuto a disposizione un negozio del genere (oddio, devo dire che ce la siamo cavata egregiamente anche con le tende, le tovaglie e le calzamaglie per sciare).
Per la cronaca io ero Fire Sailor, i miei superpoteri -guarda caso- erano la resistenza sovrumana, la coscienza cosmica e la capacità di esplodere, la fonte dei miei poteri -guarda caso- era la simbiosi e la mia arma era la magnobludgeon (che non mi chiedete cosa sia, mai capito).
E voi che superpoteri avete? E come vi chiamate? E il vostro tutino com'è?
Forza, c'è tanto bisogno di Supereroi.
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