È un anno importante, questo, per il GSSP: sono dieci anni di Scrittori Pigri.
A settembre 2014 ho iniziato con trentanove pionieri che ho tenuto in ostaggio per quattro mesi.
Ci è piaciuto e a settembre è ripartito un nuovo gruppo di quarantadue persone per altri quattro mesi.
Arrivare al quarto mese, però, era faticoso (li facevo e faccio lavorare senza sosta, di settimana in settimana: dopo tre mesi eravamo tutti spompati).
A quel punto ho pensato di ridurre e raddoppiare: ho ridotto il laboratorio a tre mesi ma ne ho inventati due, uno sulle tecniche narrative e uno sulla costruzione di un romanzo.
A settembre 2016 è iniziato il primo GSSP Fare un romanzo e a gennaio 2017 il primo GSSP Scrittura e Narrazione.

Oggi gli Scrittori Pigri sono più di seicento e la maggior parte di noi continua a essere in contatto. Sono nate amicizie, sono stati fatti pranzi e cene abbondanti, è nato anche un Romanzo Pigro che abbiamo scritto in ventotto.
È una piccola comunità inclusiva e spontanea nata in forum dove ognuno si chiama con un nickname e dove tutti si abituano velocemente a mettersi in discussione e ad aiutarsi tra loro.
Sono tutte persone adulte, di ogni regione e continente (ci sono sempre italiani all'estero che si godono i laboratori in assenza di barriere geografiche), con lavori tra i più disparati, famiglie, animali domestici.
Ci sentiamo parte di qualcosa, qualcosa di vero, sano e concreto ma anche inaspettato.
È bello. Molto bello.
E anche se ogni volta io finisco esausta, poi lo rifaccio.

È il 15 gennaio e oggi comincia ufficialmente un altro GSSP, quello sulle tecniche narrative.
Gli Scrittori Pigri - 70% donne e 30% uomini - vivono in 9 regioni italiane e 3 Paesi stranieri (una è proprio in un altro continente).
Variano tra i 26 e gli 82 anni con una media di 45 anni, staremo insieme per 3 mesi, faranno 12 esercitazioni settimanali, intervisteranno 2 professioniste dell'editoria e avranno 2 docenti, me e Alice Basso.

Non so quanti ne farò ancora, ma intanto godiamoci questo.