Ieri ho voltato l'ultima pagina de L'aiuto e per dieci minuti ho avuto bisogno di silenzio, di restare ferma e lasciare che le emozioni scorressero.

E' il 1962 e nella cittadina di Jackson, Mississippi, la vita scorre tranquilla e controllata dalle sue rassicuranti regole. Aibileen, Minny ed Eugenia detta Skeeter sono tre donne. L'unica differenza tra loro è il colore della pelle e, di conseguenza, la condizione sociale.
Una differenza abissale, poi via via più sottile fino a diventare impercettibile e scomparire in un racconto corale che le unisce nella comune voglia di due cose "semplici", ma negate, come la giustizia e la libertà.
Mentre Martin Luther King marcia negli Stati Uniti per raccontare il suo sogno, loro non vogliono cambiare il mondo, solo farsi ascoltare da esso e lo fanno scrivendo un romanzo che cresce di pagina in pagina fino a travolgerle e che spiega le ali di una verità durissima, ingiusta, incompresa ma anche buffa, immensamente dolce e delicata. E quando quella verità spicca il volo è un insieme di emozione, commozione, paura e sollievo.
Questa è la storia di uno dei tanti modi coraggiosi di lottare per qualcosa di giusto: di nascosto, giorno dopo giorno, unite, con la parola come unica arma. Per spostare le prospettive e cambiare gli sguardi, per imparare a pensare in un modo diverso, per liberarsi delle differenze e dei limiti che gli altri impongono e scoprire che non esistono e non sono mai esistiti.
Con impressionante leggerezza e strappando molti sorrisi, questo libro -vero, coinvolgente, purtroppo ancora attuale- regala un'imprevista consapevolezza di ciò non va mai dato per scontato.
Bellissimo.

Mi diverto sempre a vedere come i piccolini credono a tutto quello che gli dici. Tate Forrest, un bambino che guardavo tanto tempo fa, la settimana scorsa mi ferma vicino Jitney e mi abbraccia forte, tutto felice di vedermi. Quando era piccolo gli dicevo di non bere il caffè altrimenti sarebbe diventato nero. Dice che non ha mai bevuto una tazza di caffè in vita sua e adesso ha ventun anni. Fa sempre piacere vedere che i ragazzi sono venuti su bene.
Aibileen, domestica di colore