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Superato il question time, ovvero il momento clou di ogni giornata di ferie che si rispetti (decidere dove andare a cena la sera) e aver spiegato alla spiaggia che Preferisci leccare, mangiare o succhiare? era riferito a quale gelato prendere, è tradizione ritrovarsi in una situation comedy che ogni volta vede qualcuno di noi protagonista.

Tipo.
A Dy hanno ritirato la patente tre giorni fa (e lui è uno che per lavoro va in giro sette giorni su sette per tutta Italia e anche oltre, giusto per aggiungere quel pizzico di ironia in più sempre gradito) ed è venuto qui con la sua amica Cx, che gli fa da autista per l’occasione. Con l’auto di lui, un'Audi coupè con cambio automatico che se la tira da fighissima.
Si decide di andare tutti a cena in quel ristorantino a Ravenna che ci piace tanto.
Nell’Audi coupè con cambio automatico che se la tira da fighissima la seguente formazione: Ax, che siccome non deve guidare si mette le zeppe col tacco alto, io, Bx, che guido al ritorno, Cx che guida all’andata e Dy senza patente, schernito, per questo, dall'intero gruppo oltre a vari turisti coinvolti a caso durante la giornata e sempre ben disposti.

Al ristorante si beve tutti tranne io, che sono quella che deve guidare al ritorno, si ride, si sfianca la serata al cameriere con le domande più improbabili, si parla di superpoteri (ma questa è un’altra storia, ricordatemi di raccontarvela), si mangia di tutto e benissimo (memo: la tagliata di angus con zabaione al prosecco era divina), si trovano soluzioni geniali a un paio di problemi di politica nazionale e si decide che la motorizzazione dovrebbe avvisare quando le patenti scadono.

Tutti sono d’accordo, tranne io che invece sostengo l’autoresponsabilizzazione: il documento è tuo, lo porti con te ogni giorno, sta a te controllare quando scade. Da lì a tirare fuori tutti le patenti è un attimo. Da lì a scoprire che la mia è scaduta da sei mesi, anche.
Quindi la sottoscritta, l’unica rimasta sobria apposta per guidare, ha la patente scaduta. Lui nemmeno ce l’ha, lei ormai si è scolata una bottiglia di vino e due amari e la mia amica ha sempre le zeppe col tacco alto.
Abbiamo un problema.
Ax con le zeppe non ha mai guidato un’auto col cambio automatico e lui tiene a ricordarci che la sua macchina costa circa tre anni dei nostri stipendi.
Cx è assolutamente certa di superare ampiamente (e allegramente) la soglia alcolica consentita.
Io sono assolutamente certa di avere la patente scaduta.
Dy è assolutamente certo di non averla.

Cx, dall’alto della sua gradazione alcolica, propone di far guidare me e di tenere pronta la sua patente caso mai ci fermassero e me la chiedessero. Devo solo imparare bene il suo cognome e la data di nascita. Controlliamo la foto: ci somigliamo? Lei sostiene di sì. Tutti gli altri sostengono che l’unica possibilità che al controllo passi questo astuto escamotage è che il vigile/poliziotto/carabiniere del caso sia più ubriaco di lei.

Seconda alternativa è stare lì per un po’, aspettando che Cx ammortizzi l’alcol. Ma è tardi, abbiamo sonno e comincia a far freddo.

Terza alternativa è che guidi io affidandoci alle buone stelle che proteggono dai controlli stradali, ma pur avendo le scarpe giuste l’unica volta che ho guidato un’auto col cambio automatico ho fatto venire il singhiozzo anche a quelli che sono passati da quella strada il giorno dopo. Il controllo stradale è praticamente una certezza.

Dy valuta la situazione e, considerando le alternative e il costo della sua macchina, decide che pur essendo senza patente e avendo bevuto un paio di bicchieri, è meglio se guida lui.

Ovviamente, il viaggio viene dedicato a elencare tutto quello che mi succederà se non riesco a rinnovare la patente prima di ripartire.
Già, perché io, quella con la patente scaduta da sei mesi, l’ho scoperto nell’unica settimana dell’anno in cui sono via con la mia macchina. E l’ho scoperto in Romagna, dovendo partire stamattina per il Veneto da cui poi dovrò tornare in Liguria tra un paio di giorni.
A partire esattamente da ora ho sei ore di tempo per ottenere un rinnovo.

Dalla puntata estiva di Giochi senza frontiere per ora è tutto, vi lascio col fiato sospeso e le dita incrociate.
Nel dubbio, cominciate a fare colletta per la mia cauzione.

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