L’anno scorso – un po’ perché avevamo imparato tutti, nostro malgrado, a usare Zoom, un po’ perché era il 2020 e avevamo bisogno di distrarci – ho regalato alcune lezioni online di scrittura narrativa.
Sono state centinaia le persone che le hanno seguite (ci siamo divertiti, eh?), tra cui anche qualcuno della Libera Università di Alcatraz (ciao Gabriella!) che poco dopo mi ha contatta e mi ha chiesto se mi andava di farlo anche per loro.
Ed ecco il mio mini videocorso COME SCRIVERE UNA STORIA.
Sono in tutto otto lezioni che ho diviso in due parti: nella prima parte, in tre lezioni, do alcune basi di scrittura narrativa; nella seconda parte, in cinque lezioni, ragiono sugli elementi principali per scrivere un romanzo.
Ecco, in sintesi, quali argomenti ho affrontato (che sono poi quelli di cui ho parlato l’anno scorso, più un video dedicato alla scrittura ironica).
PRIMA PARTE
- Mostrare e non spiegare
Raccontare non significa dire cosa succede ma farlo vedere al lettore senza esagerare con aggettivi, avverbi, frasi astratte e modi di dire e senza fare un resoconto della scena. Ovvero come evitare l’effetto pensierino o verbale dei Carabinieri e che qualcuno veda in un tramonto mozzafiato persone morte soffocate a fine giornata davanti a un bellissimo panorama. - Il narratore: da che punto di vista vogliamo raccontare la nostra storia?
Scegliere da chi e come far raccontare una storia senza saltare come pulci da un personaggio all’altro e lanciarsi in un andirivieni forsennato tra passato e presente, inciampando nei verbi e sfracellandosi giù per le scale impervie dei flashback. Ovvero le focalizzazioni interne, la concordanza verbale e perché gli esordienti – ma non solo – tendono a complicarsi la vita. - La scrittura ironica
Far ridere è una cosa seria, l’ironia è una cosa seria, e anche se ha prodotto capolavori – da Shakespeare a Calvino, da Pirandello a Terry Pratchett –, la scrittura ironica è ancora vittima di uno stereotipo: quello che la relega a letteratura di serie B. L’ironia, invece, è un esercizio delicato, che richiede – e insegna – la capacità di prendere distanza. Distanza dal proprio punto di vista, distanza dai luoghi comuni, distanza dal dolore. E in un’epoca come la nostra, in cui la sofferenza è sempre più esibita, diventa fondamentale conoscerla, oltre che saperla usare nella scrittura, per salvarsi.
Si può prendere solo la prima parte, solo la seconda parte, tutte e due in un colpo solo o tutte e due ma una alla volta.
Insomma, le lezioni sono a disposizione qui [ed è tutto gestito da Alcatraz].
Non è il Gruppo di Supporto Scrittori Pigri, non leggerò le vostre esercitazioni, non vi lascerò le mie osservazioni sui vostri testi, non mi potete subissare di domande e non c’è il bagno in fondo al corridoio dove fare chiacchiere&cazzeggio.
Però ho cercato di sintetizzare in ogni videolezione dei concetti che possono esservi utili per scrivere narrativa e ho lasciato consigli di lettura e di scrittura. Credo che qualche strumento e qualche riflessione in più possiate portarveli a casa. Fatemi poi sapere!
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