L'altro giorno mi sono svegliata tardi e infilata in una vasca piena di acqua bollente e schiuma profumata chiedendomi che effetto facesse farsi un bagno rilassante di lunedì mattina, per giunta feriale.
Confermo, è rilassante, ma un filo noioso, lo preferisco quando fuori è buio e l’inverno fa la ronda.
Così, dopo un tempo sufficiente a giustificare l’uso di quelle decine di litri d’acqua, sono uscita, mi sono infilata l’accappatoio e ho digitato sul sito di Trenitalia curiosando tra gli orari.
Poche ore dopo salivo su un intercity per Milano, avendo avuto cura di mandare messaggi a un po' di amici milanesi e lasciando fare al destino.
Preso atto di non poter salutare l’anello dei miei sogni (dannazione, sul sito lo danno solo in argento. Vuoi dire che non lo fanno più in platino? Stiamo scherzando?!) nè qualche suo cugino alternativo tipo questo, nè l'intramontabile o gli intramontabili, mi sono limitata a dare uno sguardo svogliato ai ciondolini che fanno far strilletti alle adolescenti d’ogni età e via a Palazzo Reale per la mostra di Dalì.
Niente Dalì, coda disarmante.
Poco importa, avevo già un carnet denso di appuntamenti.
Sono ripartita con un sacchetto pieno di libri (Non ti vedo mai, fatti riempire di regali!), la soluzione per una delle più difficili strenne della famiglia, due giorni volati e quel senso di pieno che ci infonde il ricordarsi quante persone speciali fanno parte della nostra vita.
© Barbara Fiorio | Privacy Policy / Cookie Policy
Il contenuto di questo sito è sotto licenza Creative Commons Attribuzione – Non commerciale – Condividi allo stesso modo 2.5 Italia License