Cerca
Close this search box.

Che fuori fa caldo non ve lo devo certo dire io.
Che Genova sia, al momento, tra le città col tasso di umidità più alto in Italia se non in Europa, anche.
Ma quanti di voi si sono accorti che in casa mia fa più caldo dentro che fuori?
Visto? Non sapevatelo. E son notizie, eh.

E per anticipare le domande più ovvie:
1) no, non ho l'aria condizionata in casa
2) no, non ho nemmeno un condizionatore portatile, ma se volete metterlo nella lista delle idee di cosa regalarmi al mio compleanno (poco importa se è in novembre) non ve lo impedisco di certo.

Il che si traduce in: a casa mia fa un caldo torrido.
Ma io, che sono abilissima nel cogliere opportunità nelle minacce come qualunque bignami di marketing insegna, ho trasformato il mio minuscolo terrazzino in residenza estiva.
Ergo, durante le ore che passo a casa, mi trasferisco qui. Si, da dove sto scrivendo ora.
Da qui vedo il mare, sono circondata da alberi, posso mettere la mia brandina da spiaggia e dalle 12.30 alle 14.30 posso anche prendere il sole, volendo. Poi, la palla di fuoco passa oltre e mi lascia in una piacevole e ventilata ombra. Ecco, grazie.

Qui ho già fatto cene per due (oh, di più non ci si sta), coprendo il minispazio di cuscini su cui sedersi e mettendo a terra vassoi da colazione per posare le cibarie. Qui ho fatto la pennichella pomeridiana. Qui ho scritto, letto e ascoltato musica. Qui ho guardato qualche puntata di Dexter.
Da qui ho tutti i comfort, dato che il mio miniterrazzino dà sulla mia camera (o forse è il contrario, ma visto che ora vivo qui, posso dirvi che confino con la mia camera da letto e non viceversa).
Quindi ho lo stereo, ho un ventilatore, ho la prolunga per il pc, ho roba da bere, da piluccare, da leggere e ho anche un cestino pieno di mollette colorate, caso mai dovessi stendere qualcosa.
Anche i gatti apprezzano questa nuova residenza e si acciambellano volentieri sotto la brandina su cui sto sdraiata o seduta (perchè ho anche lo schienale posizionabile, eh!).

Da qui sto scoprendo nuove forme di vita. Ed è interessante.
Per esempio:

1) sui due alberi qui accanto vivono uccelli che fanno un verso simile a quello delle scimmie. Mai sentiti prima. Ho anche cercato di capire che diamine di volatili siano, sospettando di veder saltellare di ramo in ramo qualche bertuccia, ma niente. Sono uccelli invisibili con verso da primate. Inquietanti ma non pericolosi. Spero.

2) La gente che vive nei palazzi accanto è cordiale e si conosce a vicenda. Sembra anzi che si conoscano tutti. Solo io non faccio parte di questa comunità, a quanto pare. Ma è bello vedere che si salutano tra loro, dà la sensazione di vivere in un posto idilliaco.

3) I ragazzi che vivono di fianco a me, fanno un sacco di feste e grigliate all'aperto. Li vedo da qui. E non mi hanno mai invitata. Sgrunt.

4) C'è un bel gattone attratto dal Danno Permanente. Quando noi siamo qui, lui si piazza di sotto e guarda in su. Lei, la nera, guarda in giù per un po', poi si gira e se ne va. Indifferente. Peccato, ha un suo fascino e sembra di buona famiglia, ha il collarino e il pelo lucido. Fossi in lei non lo snobberei così. Ho anche pensato di regalarle una parrucca bionda con due trecce lunghe lunghe per farlo salire, ma lei non mi pare proprio interessata.

5) L'effetto eco creato dall'agglomerato di case e dalle finestre aperte fa sì che ogni volta che suona un telefono fisso, tutti si corra a rispondere, ognuno al proprio. Perchè non si capisce da che parte arrivi il suono ed è così nitido da sembrare in casa propria. Io, che sono pigra, faccio così: se sento partire la segreteria telefonica, allora era il mio. E se tanto è partita la segreteria telefonica, che mi alzo a fare?

Capisco che tutto questo non dia un gran senso dell'avventura, ma fa molto vecchietti del muppet show e soprattutto mi tiene al fresco. Mandatemi un lucano e sono a posto.

Cerca