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Scettica causa pregiudizi, as usual, come ho evitato Toy Story 2, così contavo di evitare Toy Story 3, ritenendolo un po' troppo per bambini.
Stupidina.
Per fortuna i miei Amici di Cine mi hanno garantito che mi sarebbe piaciuto (ormai i miei gusti li conoscono) e io mi sono fidata.
Non voglio raccontare la storia, ma c'è una storia e si articola, si sviluppa, tocca temi anche importanti, seppur con leggerezza, parla di cambiamenti, di crescita, di delusioni, abbandoni, speranze, tristezze, paure, amicizia, lealtà.
E fare emozionare con mister potato o tre alieni verdi che parlano in coro o un cavallino di pezza o un telefono con le ruote, ehi, non è roba da tutti.
Magari un climax in meno nella scena della discarica l'avrebbe snellita, come si diceva con Luca, ma proprio a voler muovere la critica.
Bello, fatto bene, ho riso moltissimo e...non vi faccio spoiler ma fidatevi: Barbie è il mio nuovo mito (del resto, con un nome così, come non poteva sorprendere? ;) )

Una sola parentesi per la mia personale battaglia: il 3D. Che io detesti questa nuova mania di vedere i film in 3D è cosa nota.
Siccome l'ho detestata fin da subito, quando ancora nessuno aveva avuto il tempo di stufarsi e tutti difendevano l'innovazione e questo "pazzesco passo avanti nell'animazione", passavo per la scassauallera conservatrice. Ora comincio a sentire sempre più persone ammettere che Boh, si, sarà, ma non è che alla fine il 3D...
Ecco, infatti.
A oggi non ho ancora visto un solo film a cui il 3D abbia dato un valore aggiunto (sparatemi pure, ma neanche Avatar ha giustificato le ore e ore a sopportare quegli etti di occhiali sul naso).
Toy Story 3 non fa eccezione. Quindi godetevelo sereni in 2D, a meno che non siate dei fanatici del magico occhialetto.

Detto ciò, andate a vederlo e, donne, prendete appunti perchè Barbie docet.

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