Eccomi a mantenere le promesse e a raccontarvi com’è andata giovedì alla Feltrinelli di Genova. In una parola: benissimo.
Ci siamo divertiti, tanta gente, tanti applausi, tante risate, tanta ansia scivolata via man mano che si chiacchierava, tante dediche e tante belle cose.
Io e Simona Sirianni siamo arrivate dopo un solo aperitivo alcolico ma bevuto rigorosamente a stomaco vuoto (abbiamo ritenuto fosse più efficace per aumentare l’effetto Mondo a bollicine cui puntavamo).

Nella sala stracolma di pubblico (ho smesso di contare a 50, non ricordavo più che numero veniva dopo) la prima cosa che ho ritenuto giusto fare è stata esporre la maschera di Zorro e la foto di Zorro il gatto, entrambi personaggi REALI (i Dii facciano inciampare chiunque osi metterlo in dubbio) e, va detto, l’apice dell’incontro è stato raggiunto quando un ignaro tra il pubblico ha domandato “Perchè Zorro?”.

Brusìo e risate malcelate hanno serpeggiato per la platea finchè all’unanimità non è stato richiesto il racconto dal vivo di quella triste storia che voi ben conoscete.
L’apoteosi.
Verso la fine del racconto sembravo una rockstar che fa cantare la strofa al pubblico: bastava che arrivassi al punto dove “…mi diceva che era appena andato via…” che loro esclamavano “ma ti saluta TANTISSIMO!”.
Perfidi dentro. Grande soddisfazione.

Quello che voi non sapete è che dal giorno dopo sono stata tempestata -via sms, via mail, su facebook e anche via skype- da amici che mi raccontavano che, subito dopo esserci salutati, appena io avevo voltato l’angolo, avevano incontrato Zorro. Era dispiaciutissimo di non essere arrivato in tempo per la presentazione o per la cena, ma… Sì, ormai lo sapete tutti il finale.

Meritevole di menzione il signore anziano che, al termine dell’incontro si è avvicinato a mia madre, presente e sgargiante nel suo totalviolet, per dirle:
– Signora, ne ha altre di figlie come lei?
– No, me ne basta una.
– Giusto, le è venuta così bene che non era possibile replicare.

Grazie a tutti quelli che c’erano, grazie a tutti quelli che non c’erano ma avrebbero voluto esserci, grazie a tutti quelli che mi hanno mandato sms e mail di incoraggiamento e partecipazione, grazie a chi mi ha pensata forte, grazie a chi mi ha accompagnata fin lì senza allontanarsi da me finchè non ero pronta, grazie a chi mi ha regalato un bellissimo mazzolino di fiori, grazie a tutti i fotografi presenti, grazie a chi non ha filmato sapendo che detesto i video e infine grazie a quei cinque o sei che non conoscevo, per essere lì.