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Grazie a A causa di una brutta ustione che mi sono fatta a gennaio, sono stata costretta a saltare la palestra per un mese.
Nel frattempo, in quel luogo di perdizione, hanno cominciato a organizzare giochi sociali per creare socievolezza e far socializzare. Tutto un tripudio di gente socievole ha partecipato con inquietante entusiasmo.

Roberta aveva tentato di avvisarmi, annunciandomi un gioco di carte che mi avrebbe attesa alla reception quando sarei tornata, e mi aveva anticipato, con delicatezza, che avrei dovuto pescare una carta da un contenitore e cercare il mio corrispettivo. Ma confesso di aver smesso di prendere appunti mentali alla parte "devi pescare una carta", archiviandola come una di quelle iniziative che io avrei semplicemente ignorato.
Detto, fatto.

Mi presento pimpante con la mia borsa, conquisto il mio armadietto all'angolo con numero palindromo, mi cambio e, ipod acceso, inizio coi miei tradizionali venti minuti di tapis roulant fronte specchio. Intorno, gente.
Dal piccolo oblò che tengo aperto sul mondo là fuori, quello da cui mi affaccio ogni tanto per far finta di farne parte, noto lo sbracciarsi di una tutor sorridente, il voltarsi verso di lei di tutti gli astanti, l'insistere di lei verso di me e per non essere scortese levo uno degli auricolari per sentirle dire "Hai mica un animaletto rosa?".
Sono abbastanza certa di aver capito male, perchè questa non può essere contemplata tra le domande plausibili in una palestra di maggiorenni e inoltre deve essermi sfuggito uno sguardo eloquente, dato che lei mi liquida gentile muovendo le mani e dicendomi "Niente, niente". Rimetto l'auricolare e riprendo la mia camminata da bersagliere in pendenza otto.

Quando, mentre sto lavorando sui pettorali, mi si avvicina una donnina timida che mi chiede se per caso sono una trinca azzurra, capisco che Roberta non scherzava. Aveva cercato di avvertirmi, lei.
Scopro quindi che vengono distribuite carte con animali azzurri o rosa all'entrata e che se trovi il tuo corrispettivo dell'altro colore, vinci un mese gratis in palestra.
Un premio sufficiente a spingere un mio amico fin nello spogliatoio femminile per cercare una cagnetta rosa senza essere frainteso.

Ignoro il gioco delle bestie ed esco, ma il giorno dopo vengo individuata da una delle responsabili che, con sguardo sospettoso e velatamente critico, mi chiede se ho preso la mia carta.
Confesso di no.
Mi permette di rimediare senza considerare possibili alternative ed è così che mi ritrovo tra le mani un'anguilla azzurra. Lei, spietata, prende nota e segna il mio nome accanto ad "anguilla azzurra", spiegandomi che se non trovo in sala attrezzi l'anguilla rosa, posso appiccicare un post-it su una bacheca ricoperta da un esorbitante numero di post-it presenti che nemmeno quelle negli atri delle università verso settembre.
Devo mettere anche il post-it? - No, non devi, solo se vuoi vincere un mese di palestra.
Quindi non devo.

Avviso Roberta di avere un'anguilla azzurra e lei promette di cercare un'anguilla rosa la mattina dopo (Non sarà facile prendere un'anguilla rosa a mani nude... dixit). Infatti becca una spigola.

E siccome i Dii hanno ripreso con la nuova serie del mio surreality show e sono fierissimi di questa idea delle bestie colorate in palestra, il gioco, che doveva chiudersi oggi, ho saputo che è stato prorogato.
Al momento c'è un'anguilla rosa che non troverà mai la sua corrispondente azzurra e non vincerà mai un mese in palestra. So che ha messo anche un post-it per cercarmi.
Ssshhhhhhtt

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