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Benché indubitabilmente le pagine nazionali di politica e cronaca siano appassionanti come thriller e con protagonisti dal fascino magnetico, la mia attenzione di femminuccia è stata attratta da un articolo sugli stili di vita delle donne francesi e dai loro segreti per essere sempre le più belle del reame.

Partendo dal presupposto che si stesse parlando delle donne parigine e non francesi -che non è la stessa cosa, nossignori- ho letto avidamente con dichiaratissimo interesse personale.

Dunque, Ann. M. Morrison, sul New York Times (gentilmente riportato in italiano su Repubblica), si è dilettata nella ricerca dei segreti delle vrais belles femmes.
Scopriamoli, sorvolando sul fatto che parlare francese, vivere nella Ville Lumière, respirare romanticismo e charme fin dalla nascita e bere champagne al posto dell'eau minérale fa già di per sé irresistibilmente femmina. Giocano in casa, insomma.
Dico, la Vie en Rose, mica Volare oh oh Cantare oh oh oh.

Ma l'invidiosa newyorkese ha stilato un vero e proprio decalogo che va oltre il dna ed entra nelle toilette.

1) Essere sempre la numero 1 ossia sentirsi la più elegante e consapevole della propria femminilità.
Che non è tirarsela, secondo me. E' sentirsi una principessa e niente di meno ;) (e le principesse che intendo io non sono le spocchiose, arroganti e altezzose donne delle sedicenti élite sociali, sia chiaro).

2) Un look naturale, giusto un po' di cipria, di mascara e rossetto.
D'altra parte gli ombretti colorati o sberluccicanti fanno tanto adolescente o anni ottanta e poi l'eleganza è già stata definita dagli esperti come sobrietà ed essenzialità. Il troppo stroppia, sempre.

3) Zero sapone, meglio lozioni e creme detergenti e idratanti.
Bè, qualunque donna sa che il viso non va lavato col sapone! Riguardo il corpo verrebbero da fare le classiche battute sul perché i francesi abbiano inventato il profumo, ma non le faremo e daremo per scontato che la nostra belle femme si faccia la doccia comme il faut.

4) Getti d'acqua fredda dopo la doccia (visto che se la fanno?) aiutano la circolazione.
Sapevamolo tutte. Il punto è farlo anche d'inverno.

5) Dieta ferrea e se si prende un chilo perderlo subito anche con l'aiuto di pillole.
Ahia. Qui entra in gioco l'artiglieria pesante. Dieta ferrea e soprattutto pillole per dimagrire son cose che mi mettono in agito. Io, pavloviana nella coda, alla parola "dieta" sento istintivamente i morsi della fame e le voglie più grasse possibili. E alla parola "pillole per dimagrire" reagisco come se mi chiedessero di masticare una cicala viva. Il punto cinque mi fa già scivolare nella mission impossibile.

6) Zero palestra, meglio una spa e camminare tanto.
Inutile dirvi quanto mi piaccia il punto sei. Ma quanto mi piace. Proprio tanto.

7) Visite dermatologiche: perché spendere in creme quando il tuo dermatologo può prescriverti rimedi rimborsabili?
Salvo poi scrivere, nel pezzo, che le donne francesi spendono in prodotti di bellezza per il viso in media 2,2 miliardi all'anno, ossia quanto spagnole, tedesche e britanniche tutte assieme (non per essere cattiva ma poi la differenza c'è, eh...). Va anche capito se davvero le creme sono mutuabili ma il concetto è chiaro: le creme giuste servono e i risultati ci sono.

8 ) Chirurgia lieve ma sempre per apparire se stesse e non vent'anni più giovani.
Nulla di grottesco, comunque dopo una certa età e non in modo omologato. Ci può stare, anche se io resto ancora dell'idea che sia possibile e meglio farne a meno. Ma forse è perché posso ancora permettermi di pensarla così...

9) Occhio al look: gioielli, scarpe e accessori non vanno lasciati al caso.
Cura del dettaglio, insomma, e sentirsi a posto e adatte per qualsiasi occasione (e questo può richiedere di indossare slip da 100 euro, scrive la giornalista).
Ecco, su questo punto concordo solo in parte. Concordo sul concetto, ma non necessariamente un accessorio, per essere bello, deve essere costoso. Si può essere raffinate e curate nel dettaglio anche con pochi soldi, purché si abbia buon gusto (ma qui si apre un altro capitolo). Quello che io davvero fatico a digerire sono i "vorrei ma non posso", ossia i falsi. Se non puoi comprarti una borsa di Gucci, facilmente troverai un artigiano nella tua città che crea borse meravigliose e accessibili, probabilmente anche più originali. Non scivolare sul Gucci contraffatto, neanche se "gli somiglia così tanto che la differenza quasi non si vede", e, per esempio, indossa il tuo zircone orgogliosa della montatura e godendo nella piccola luce che fa o del significato sentimentale che ha per te (magari te lo ha regalato l'uomo che ami e giustamente non lo cambieresti con un solitario di Tiffany per nulla al mondo), ma non dire che è un diamante.
Il wannabe va bene solo se per gioco e con tanta ironia.

10) Pensare sexy con tanto di citazione "un abito è davvero un abito solo quando un uomo ha voglia di togliertelo di dosso" (di Francoise Sagan).
La mia mente malata ha subito pensato "così brutto da non sopportarne la vista e volertelo levare?" ma questo è un problema mio che risolverò col tempo (e lunghe terapie). In realtà c'è del vero nel sentirsi belli: ci si comporta naturalmente come tali e lo si diventa automaticamente.
Fermo restando che se un uomo cerca di levarci con foga un abito costosissimo e delicato, sarà anche l'amore della nostra vita o un figo della madonna ma una borsettata sulle tempie e un tacco dodici negli zebedei non glieli leva nessuno.

In sostanza ci si deve amare profondamente e prendersi cura di se stesse, magari fare un po' di attenzione, non fumare, non stare al sole come lucertole, dormire bene e secondo me anche il sesso è un grandissimo alleato della bellezza e soprattutto dell'umore ;)

Ecco.
Dovevano farcelo sapere dal New York Times in questo torrido luglio così parco di notizie.
Merci bien.

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