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Le cicale friniscono come se dovessero annunciare l'apocalisse.
La mia amica Anna mi ha detto che se le cicale fanno tanto casino è perchè fa/farà caldo. Quando le sentiamo già dal mattino presto significa che sarà una giornata torrida. E parecchio rumorosa, aggiungerei.

Be', dicevo, le cicale friniscono come un cortile dell'asilo all'ora di ricreazione. Persino il Danno Permanente ha rinunciato a discutere con loro. Al momento si è tutta allungata sotto la brandina, ne vedo spuntare le zampe posteriori e un pezzo di coda. La tentazione di afferrarle quelle zampine da coniglio è fortissima, ma la vedo stremata dal caldo, non infierisco.

Cicale a parte, è silenzio tutt'intorno.
Le persiane sono tutte sbarrate, niente e nessuno sembrano muoversi.
Oggi sarebbe perfetto essere in barca. C'è anche il vento giusto.
Potrei far finta di esserci, il mare lo vedo, l'arietta la sento ma le cicale non aiutano.

Nel frattempo ho bevuto un succo di cui capisco il 30% del contenuto.
Tutta una roba naturale per non farmi venire la ruggine, pare.
Un distillato di gustoso antiossidante fatto da vitamina C che aiuta a contrastare l'invecchiamento cellulare, da polifenoli, potenti antiossidanti che contribuiscono a neutralizzare i radicali liberi e da antociani, che aiutano a proteggere l'organismo dallo stress ossidativo.
Mi bastava un succo di melograno, uva rossa e tè rosso.

Tutto questo fa molto domenica mattina di luglio, vero?

(in realtà vi sto scrivendo da un villaggio turistico alla maldive dove un paio di aitanti giovanotti mi stanno rinfrescando sventolando placidamente ventagli di foglie di palma. Non ho la più pallida idea di cosa stiano facendo le cicale a genova, in questo momento, e vi dirò, non è nemmeno tra le mie priorità saperlo. Al momento devo decidere quale pareo mettermi per andare alla grigliata di crostacei in spiaggia)

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