Oggi è martedì grasso, l'ultimo giorno di maschera libera.
Poi si torna tutti a travestirci in privata sede. O si balla il Time Warp. O entrambe le cose.
Crocerossine, conigliette, cameriere sexy e sweet transvestite a parte, c'è qualcuno che di tutto ciò ne aveva fatto un'arte. Non un'arte fine a se stessa, no. Un'arte con un fine ben preciso. Lo stesso fine di chi si infila un paio di autoreggenti a rete, una guêpière e un sobrio rossetto color melograna. Quel fine.
Stiamo parlando di Zeus, il re dell'Olimpo.
E Zeus, dei sexy shop, non avrebbe saputo cosa farsene.
Lui scrutava la Terra, adocchiava una sventola, si stordiva di capogiri e vortici di testosterone, studiava come non farsi beccare dalla moglie, decideva come fare colpo e partiva.
Solo che lui non faceva colpo presentandosi con un mazzo di fiori o una parure di brillanti. Erano altri tempi, quelli. Lui si trasformava.
Eppure, per rotolarsi tra le lenzuola di Alcmena, si è trasformato in suo marito Anfitrione. E già che c'era ha fatto durare la notte tre giorni, dettaglio che avrebbe dovuto insospettire un filo Alcmena, ma niente. Lei è andata avanti a darci dentro col marito per settantadue ore. Nessun cedimento, nessuna pausa. Soprattutto nessuna infiammazione. E di nuovo, nessun sospetto.
Sempre meglio di Antiope, che stava dormendo in un bosco quando si è trovata davanti un satiro e deve aver pensato Vabbè, visto che son qui...
La ninfa Callisto, invece, era piuttosto reticente. Lei era devota ad Artemide, a quanto pare in tutti i sensi, dato che Zeus è proprio sotto le spoglie di Artemide che la seduce. E non vi dico come la prende Artemide dopo nove mesi.
Per Egina si è tramutato in aquila secondo alcuni, in un falò sul monte secondo altri. Che una si immagina le confidenze tra amiche: Cos'hai provato la prima volta che l'hai visto? - Eh, caldo, scoppiettava anche. Veniva persin voglia di cantare Battisti e far girare una canna.
Ma una delle più stordite, a mio parere, è Europa. Per lei, Zeus si è fatto toro bianco. Che se io son con le amiche a raccoglier fiori in spiaggia e vedo un toro bianco che mi si avvicina dico Oh, ragazze, forse è meglio farsi una corsetta fino a casa, ma con non chalance. E levatevi qualunque telo rosso di dosso.
Invece lei vede il toro bianco e gli sale sul dorso. E lui se la porta in groppa attraverso il mare fino all'isola di Creta. Io sarei scesa ai primi due passi sulla battigia, lei no, lei resta a cavalcioni. Su un toro bianco mai visto prima. Fino a un'isola. Via mare. Poi te lo meriti di restare gravida.
Per raggiungere Io, invece, il Nostro diventa nuvola dorata. Una delizia.
E per accoppiarsi con Leda si fa cigno, creando forse l'unica donna ovipara della storia, alla quale va tutta la mia invidia.
Per ribaltarsi Danae, rinchiusa dal padre in una torre a causa di una profezia, arriva a essere pioggia dorata secondo alcuni, raggio di sole secondo altri. Io preferisco immaginarlo raggio di sole, che pioggia dorata fa pensare a perversioni peggiori.
E già che il travestimento da aquila aveva funzionato, lo riutilizza per acciuffare Ganimede, descritto da Omero come il più bello di tutti i mortali di quel tempo.
Per ovvi motivi Ganimede è l'unico che non resta incinto.
Perché figurarsi se Zeus usava uno straccio di precauzione.
Tutte incinte. Tutte a tirar fuori semidei, eroi e freak. Nessuno di normale. Un delirio di figli e figliastri.
Se volete sapere come reagiva sua moglie Era ad ogni scappatella, poi ve lo racconto.
Così vi racconto chi ha trasformato in torcicollo e chi in giumenta bianca con tanto di tafano al seguito. Perché era incazzosissima, ma molto creativa, la ragazza.
Un'altra volta, però. Ora sia lode a Zeus, e buon fine Carnevale a tutti.
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