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E' un navigatore di poche parole e idee chiare.
Lui ti porta a destinazione -tiene moltissimo a onorare il proprio impegno- ma deve farlo a modo suo, ha scelto così, per lui è importante.
Al tuo traguardo tu ci arriverai solo girando a destra dopo duecento metri.
Tutte le volte che sarà necessario.

Non ama l'autostrada, quella la lascia fare senza tanti discorsi, in fondo la vedi la freccia che si muove?, ecco, allora segui quella, non è che ti serve sentirti parlare pleonastico.
Va bene, agli svincoli quattro chiacchiere si possono fare, ma il minimo necessario, giusto per dimostrare che di parole ne conosce q.b.

Ma è quando si entra in città che lui si scatena, che i giochi si aprono, che la sfida ha inizio.
Tra duecento metri girare a destra.
Ovunque siate, fatelo. E rifatelo. E fatelo di nuovo. Fidatevi. Non importa se la segnaletica stradale vi suggerisce percorsi alternativi (e probabilmente più rapidi). Non mortificatelo. Non mettetevi nella condizione di farlo sospirare amareggiato mentre dice Ricalcola.
Voi assecondatelo e lo renderete felice.
In fondo cosa saranno mai venti minuti del vostro tempo se in cambio lui potrà consegnarvi salvi alla mèta con l'orgoglio di non essere un navigatore uguale a tutti gli altri?
A volte la felicità è proprio dietro l'angolo.
Tra duecento metri, a destra.

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