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Fiorio - Qualcosa-di-vero CoverCi siamo, domani esce Qualcosa di vero.

Quando ero ragazzina facevo danza moderna. Per mesi preparavamo i balletti per il saggio di fine anno, traboccanti di entusiasmo. Era tutto un ascoltare e riascoltare la musica, rifare i passi anche da sole in camera, provare i costumi, il trucco, camminare sui tacchi - dal bagno alla sala andata e ritorno - per abituarsi, ammorbare famiglia e amici per farli venire a teatro, spacciare i biglietti come un bagarino professionista e insomma, viverlo come l'evento degli eventi, quel momento in cui saremmo salite sul palcoscenico e luci e sguardi sarebbero stati puntati su di noi.
Ci sembrava fantastico.

Questo fino a poche ore prima. Poi, me lo ricordo perfettamente, quando entravo nel camerino, leggevo la scaletta, sentivo la platea riempirsi e il brusio aumentare e poi la settima pipì in tre ore, la maestra fare gli ultimi controlli, i cinque minuti prima di andare in scena,  e quando mi ritrovavo dietro le quinte, pronta a entrare, ecco, in quel momento io ricordo perfettamente che  il mio pensiero era uno solo, ed è stato lo stesso per gli oltre dieci anni in cui ho fatto saggi di danza:
"Nonvogliofarlononvogliofarlononvogliofarlo giuro che se questa volta va bene, non lo farò mai più. Giuro che è l'ultima volta che lo faccio. Lo giuro, mai più".

Ecco, se volete farvi un'idea di come mi sento in questo momento, immaginatemi a quindici anni, nascosta dietro un sipario, aggrappata al suo velluto rosso, che stringo gli occhi e spergiuro in totale buona fede.

Giovedì 9 aprile, alle 18.00, sarò sul palcoscenico della Feltrinelli di Genova.
Insieme a me ci saranno Daniela Ardini, regista di Lunaria Teatro, ed Erika Falone, giornalista di Radio 19.
Due amiche e due donne ironiche e brillanti.

E poi ci sarete voi, spero tantissimi, anche se una parte di me resterà aggrappata al sipario. Ma fingerò così bene di essere a mio agio che non vi accorgerete di niente.

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