• …cosa che avvenne pochi anni dopo, quando la settenne Biancaneve si rivelò essere degna rivale, a detta dei migliori pedofili del reame, tra cui lo specchio magico, noto pettegolo.

    C'era una svolta

Poco prima di Natale mi è arrivato un regalo straordinario, davvero straordinario.
Avrei voluto raccontarvelo e mostrarvelo subito ma avevo bisogno di dedicargli un po’ di tempo per rendergli giustizia, e purtroppo si è dovuto mettere in quarantena mezzo mondo per farmi finalmente fermare.

Dunque, ecco cosa ho ricevuto: gli alunni della 5C del Candia di Milano, capitanati da un’insegnante stratosferica, Silvia Rossi, hanno praticamente fatto la graphic novel di Qualcosa di vero.

Io non so quanto tempo ci abbiano messo ma prima hanno letto il libro, poi hanno diviso la storia in oltre cinquanta scene, poi hanno disegnato le scene alla loro maniera e poi, non paghi, mi hanno scritto come avrebbero accolto Rebecca – loro coetanea – , hanno inventato ciascuno il proprio drago e hanno aggiunto un loro pensiero per me. Leggi il resto →

Un antico proverbio dice che per crescere un bambino ci vuole un intero villaggio.

Lo trovo molto vero. Per “bambino” si può intendere anche qualcosa di vivo e prezioso che potrebbe andare in diverse direzioni, ma se attorno, a farlo crescere, a dargli supporto, ad arricchirlo ciascuno con la propria dote, c’è un intero villaggio, la direzione sarà la migliore possibile.

Qualcosa di vivo e prezioso come un libro, per esempio.

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Venerdì 1 dicembre, alle 21:00, sarò a Terranuova Bracciolini, vicino ad Arezzo, in un posto incantevole: l’osteria e locanda “Il canto del Maggio”.

Durante il dopocena letterario parlerò di Qualcosa di vero insieme a Gianna Gambini e la lettura sarà accompagnata da un assaggio di dessert, tè e caffè.

Vi aspetto!

Mi dicono di dirvi che i posti sono limitati.
E che il prezzo fisso per la serata è di 10 €
PER INFO E PRENOTAZIONI: +39 339 2641672

Il canto del Maggio è in Località Penna Alta 30/d, 52028 Terranuova Bracciolini (AR)

Insegnanti e studenti: potete adottarmi!

Feltrinelli mi ha inserita nel suo progetto per la scuola, questo significa che insegnanti o studenti di scuole medie e medie superiori possono adottare “Qualcosa di vero” come libro di lettura e gettonarmi come si faceva coi juke box: cliccate su “Richiedici l’autore”, scrivete a Feltrinelli qualcosa del tipo “Mandateci Barbara! Vogliamo lei! La adottiamo!” e il prossimo anno scolastico io potrei comparire nelle vostre scuole e incontrare i ragazzi per chiacchierare del romanzo e in generale di scrittura.
C’è anche una bella scheda con domande e suggerimenti di riflessione su cui lavorare.

Librai che mi volete ma con cui non siamo riusciti a organizzarci: se conoscete insegnanti e studenti della vostra zona che mi vogliono adottare, potrebbe essere anche l’occasione per venire nella vostra libreria, oltre che nella scuola.

A me ‘sta cosa sembra bellissima, ci fossero stati progetti del genere ai miei tempi avrei stressato tutti gli insegnanti per adottare un sacco di autori che amavo. Quelli ancora vivi.

Se siete interessati scrivete a scuola@feltrinelli.it

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contro-violenzaAnna si era ritrovata vedova a ventisette anni, con una bambina di pochi mesi. Aveva una casa, una famiglia che la aiutava, un lavoro sicuro in ospedale. Ma solo quando il primario di chirurgia aveva deciso di raccogliere i suoi pezzi e di ricomporli in una donna da amare, lei aveva ripreso a vivere.

Bello, affermato, benestante e premuroso, lui, che avrebbe potuto scegliere qualunque donna, aveva voluto lei, l’infermiera vedova con una bimba piccola. Si erano sposati due anni dopo l’incidente, in un giorno pieno di sole. Erano felici, erano innamorati, erano una famiglia. Erano casa.

La prima volta che era successo, era stata colpa sua. Leggi il resto →

Schermata 2016-06-12 alle 11.27.38Amazon tedesco suggerisce di comprarmi assieme a Neil Gaiman (a Neil Gaiman, capito?, non a uno stucchevole romanzo rosa, no, a un libro di Gaiman, sia benedetto Amazon.de) e io mi sto bullando da giorni per questo accomunamento.
Die wahren Märchen meines lebens  (il titolo tedesco di Qualcosa di vero) insieme a Der Fluch der Spindel (in Italia è La regina nel bosco).
A parte l’onore di essere così vicina a Gaiman, c’è anche il piacere per il tipo di storia accomunata, di certo non convenzionale: una rielaborazione di Biancaneve e della Bella addormentata, dove la principessa non viene risvegliata dal bacio di un principe, ma da quello di una regina. Se ne parla qui.

Universale EconomicaMa le notizie non sono finite.
Feltrinelli ha pubblicato Qualcosa di vero nell’Universale Economica e sta facendo una promozione fantastica: fino a esaurimento scorte, con 9.90 euro vi portate a casa due libri anziché uno.
Date un’occhiata ai titoli tra cui scegliere, ce n’è per tutti. E ovviamente c’è anche Qualcosa di vero.

Fiorio - Qualcosa-di-vero CoverOggi Qualcosa di vero compie un anno.

Un anno di presentazioni, letture, chiacchiere, risate, confessioni, chilometri, interviste, recensioni, cappelli buffi, funghetti rossi, nuove amicizie, laboratori, progetti futuri, foto ridicole, affetto, fiabe vere, draghi sparsi, messaggi, dediche e lavoro di squadra.

Qualcosa di vero mi ha dato tanto. Tantissimo. E non ha ancora smesso, grazie a voi che lo avete letto, amato, regalato, citato, che ne avete parlato, che lo avete consigliato, che mi avete scritto, raccontato, chiesto.
Siete stati una moltitudine fantastica e mi dicono che non state smettendo di moltitudinare.
E io mi commuovo un po’, anche se faccio sempre finta di no, che io sono quella ironica, caustica, con il ghigno pronto e la dissacrazione in tasca, però voi mi fregate, dannazione, mi fregate perché siete, sul serio, qualcosa di vero.

Grazie.

L’associazione Voci di Donne mi ha invitata al loro Caffè Letterario che, per l’occasione, si terrà a Occhieppo Inferiore (Biella) giovedì 10 marzo, all’interno delle iniziative della 18° Mostra del libro per ragazzi 2016.

Se siete in zona venite: alle 19.30 ci ubriachiamo tutti, dalle 20.30 mi ascoltate leggere Qualcosa di vero e rispondere alle domande di Marina Deandrea. Leggi il resto →

Pollicino DorèE, sempre per festeggiare i 388 anni dalla nascita di Charles Perrault, questo è il suo Pollicino (illustrazione di G. Doré).

Sempre tratto da Qualcosa di vero, quando Giulia lo racconta a Rebecca.
Così come ce l’ha raccontata Perrault nei Racconti di Mamma Oca, va da sé.

(…)

“Conosco una fiaba dove due genitori abbandonano sette figli in un colpo solo, la vuoi sentire?”
“Sì!” rispose Rebecca.
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Schermata 2016-01-12 alle 10.42.08388 anni fa nasceva Charles Perrault.
Un tipo colto, intelligentissimo e dagli ampi orizzonti.
Ce lo ricorda il doodle di Google di oggi, giustamente.

E io non potevo starmene zitta, che se si parla di fiabe ho la stessa reazione di Roger Rabbit con Ammazza la vecchia.

 

Ed ecco quando, in Qualcosa di vero, Giulia racconta la Bella Addormentata a Rebecca.
Così come ce l’ha raccontata Perrault nei Racconti di Mamma Oca, va da sé.

(…)

Nonostante le apparenze, gli orchi e le streghe cattive, tutto sembrava più semplice, nelle fiabe.
“E a proposito di principesse che li aspettano, cosa sai della Bella addormentata?”
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