Ieri a Santa (che tutta intera fa Santamargheritaligure, per gli amici Santa) il cielo era plumbeo, le nubi incombevano e sottile pioggerellina si infilava gelida tra le pieghe di vestiti e capelli.
Un clima del menga, in sostanza.
Senza degnare di molta attenzione il tempo, pur sapendolo permalosissimo, sono arrivata in perfetto orario (ovvero con il consueto anticipo che il mio lato svizzero m'impone) alla Casa del Mare, sul porticciolo, pronta a fare qualche amabile chiacchiera con i due o tre eroi che avevano deciso che io potessi essere più interessante di un pomeriggio al caldo, sul divano di casa, con la tv accesa o un buon libro.
Quindi non ero affatto preparata ne' alla quarantina di persone presenti, ne' a un servizio fotografico in piena regola.
Wow
Dopo l'incontro, il tradizionale tè delle cinque.
Tavoli rotondi da sei posti, tovaglie di raso bianco, teiere di vetro, tazze di candida porcellana, biscotti deliziosi con cioccolato e no (ma di quelli senza poco ci importa).
Abbiamo confrontato la ricetta dello spezzatino alla genovese (proverò a mettere anche il sedano nel soffritto e a infarinare la carne, la prossima volta, promesso) e ci siamo bisbigliate i reciproci segni zodiacali, ho dedicato libri a nipoti al terzo anno del classico e a mariti in attesa a casa per la cena ma soprattutto sono stata applaudita, elogiata e ricoperta di complimenti tanto da avere ancora l'ego che fa le fusa.
Sono uscita da lì con un ciclamino rosso, un piatto decorato a mano e il ricordo di un pomeriggio delizioso.
Ah, quasi dimenticavo: è anche stata scattata e pubblicata la prima foto ufficiale di me con la frangetta.
E allora no!
Grazie a tutti.
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