Il mio pollice diversamente verde è noto a tutti coloro che mi conoscono. Sono la fonte di alcuni aneddoti che vengono ormai citati anche da persone che non ho mai visto in vita mia.
Io sono colei che ha fatto morire una menta marocchina che notoriamente sopravvive nel deserto a qualunque condizione, ma non una settimana a genova sotto la mia egida.
Sono colei a cui un enorme mazzo di fiori ha voltato le corolle anelando nemmeno alla finestra -che uno attribuisce il gesto all'istintiva ricerca del sole- no, direttamente alla porta dell'ufficio, per evidenziare lo spirito di terrore che correva nei loro gambi.
Sono colei che non è riuscita a far spuntare neanche l'erba gatta della coop, che ha fatto defungere vari tronchetti della felicità e che per salvare una piantina di fragola l'ha fatta adottare da qualcuno che la portasse fuori il confine cittadino.
Penso di aver reso l'idea.

I polliceverdedotati ridono non concependo come sia possibile non capire le piante, perchè loro ti parlano chiaro, è evidente quando hanno bisogno di acqua o di luce, è istintivo sapere quando e come togliere le foglie morte o i fiori secchi.
Un par di ciuffoli.
I vegetali non parlano, non miagolano, non scodinzolano, non mordicchiano, non ti saltano addosso, non ti leccano la faccia, non ti portano davanti alla ciotola, non devastano i sacchetti di crocchette, non infilano la testa nel water per bere.
Le piante stanno lì. E basta.
Maledette.
Loro stanno lì e ti muoiono davanti in silenzio, se il gatto non le bruca e vomita prima.

Siccome non accetto questo mio destino antivegetale, ogni tanto capita che io decida di adottare una vittima sacrificale pianta.
Di solito sono i Dii a mandarmela.

Sono dunque lieta di presentarvi Primula Viola, arrivata una settimana fa nel mio ufficio e miracolosamente ancora viva.
Al momento mi sono ricordata di bagnarla tutte le mattine e -punto a me- pur usando il bollitore elettrico, ho sempre ricordato di farlo PRIMA di accenderlo per il mio tè.

Stamattina l'ho trovata sofferente: non aveva bevuto per tutto il week end (un po' d'istinto di sopravvivenza deve affinarlo se vuole farcela).
Aveva alcuni fiori secchi per cui ho chiesto consulenza a Marina, l'altra mia amicollega oltre Roberta, che con sguardo rassegnato e solidale alla piantina mi ha detto di strapparle alla base i gambi col fiore secco. Una roba tremenda.
L'ho fatto, chiedendo scusa a Primula Viola a ogni strappo, ma EHI, ho scoperto che lì in mezzo c'è un numero spropositato di boccioli intenzionati a venire su (e son velocissimi!).

Al momento Primula Viola sta godendosi il cielo nuvolo sul davanzale, la vedo dalla finestra.
Vi terrò aggiornati.
Tifate per lei.

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