Ho sognato che masticavo chewingum alla menta, mi sono svegliata sentendone il sapore e pensando che mi piacerebbe poter chiamare un gatto "Bruschetta",  ho distrattamente detto "ciao tesoro" a un giornalista con tono sinceramente affettuoso, per fortuna ci conosciamo da un po' e ha signorilmente fatto finta di niente, e infine ho scoperto di poter leggere la posta di gmail, cosa che non ho mai fatto prima semplicemente perchè quello era un account creato solo per entrare in google.

Coerentemente con queste stranezze di metà novembre, nella casella di gmail ho trovato una mail di uno sconosciuto che mi ha scritto il 25 febbraio.
Correggo: che ha scritto a una certa Barbara e ha inviato a me.
Woops.
E' una storia triste di cuori spezzati.
Non si capacita, lo sconosciuto, del fatto che dopo tre anni d'amore che lui definisce intenso e durante il quale lei lo ha fatto entrare a piè pari nella propria vita, alla fine, lei, abbia chiuso baracca e burattini e lo abbia messo alla porta.
Ci sono rimasta male anche io.
Però, caro sconosciuto capitato per caso nella mia casella di posta e che in qualche modo ti sei accaparrato un moto di solidarietà, devo dirti una cosa.
Leggendo un po' tra le righe, mi sono fatta l'idea che quel vostro amore così intenso fosse anche clandestino, sopravvissuto per ben tre anni a "bugie, sacrifici e acrobazie" e siccome dei due pare sia stato tu a entrare nella vita e nella casa di lei, ho il sospetto che in casa tua, invece, ci fosse/sia un'altra, con ogni probabilità ignara (io di solito mi faccio i cazzi miei, ma se mi mandate addirittura una mail ve la siete un po' cercata).
Per carità, l'amore è amore, non ha confini sociali e convenzionali, però, lo ammetto, il mio moto iniziale di solidarietà si è leggermente indebolito, lasciando che la mia empatia si dirigesse d'istinto verso la mia omonima.


Scrivi di essere stato accanto a Barbara quando lei è andata nella nuova casa, di averla aiutata ad arredarla e che lei "ti ha permesso" di pranzare, cenare, dormire chez elle.
Uhm. Ti ha permesso?
O sei uno stuoino o hai la coda di paglia, tesoro mio.

Ma se il passaggio sopra mi ha rafforzato il sospetto sulla vostra clandestinità, la mia solidarietà te la sei fumata quando hai scritto che lei si è "indispettita per il tuo comportamento" e che tu "non hai capito perchè".
Ahahahahahahahahahahahah
Seriamente.
Uomini, lasciamo da parte le battute da femmine inacidite e parliamoci chiaro: vi abbiamo lasciato marciare per decenni sul mito della vostra limitata sensibilità mononeuronale ma adesso basta.
Se non foste creature pensanti e intelligenti nemmeno staremmo a perdere tempo con voi. Avete conquistato il mondo, avete inventato la qualunque, scrivete libri, costruite città, sapete usare un trapano e destreggiarvi nelle cose tecnologiche, basta con la scusa del Non ho capito perchè.
L'ho capito persino io che non vi conosco, caro sconosciuto.

Credo che il destino ti abbia voluto soccorrere in extremis, deviando quella mail a me (e sperando che tu non ti sia incaponito nel mandargliela nuovamente, azzeccando l'indirizzo).
Spero che nel frattempo si siano attenuati la tensione e l'imbarazzo della vostra coatta frequentazione (non dirmi che siete colleghi di lavoro! MAI avere storie sul posto di lavoro!) e che ti abbia colto la vaghezza di essere stato un filo contraddittorio nell'esprimerle il desiderio di abbracciarla, baciarla e amarla per poi accusarla di aver "spento il tuo fuoco" e infine chiedendole "chiarimenti scritti o direttamente a voce".
Mon dieu.
Tch tch tch
Provare a capirla, no?

Vabbè, cosa fatta capo ha.
Se ti amava tanto ma tanto forse ora siete di nuovo insieme e tu sei sempre nella stessa situazione di prima o forse, chissà, se si è giocata bene le sue carte è persino riuscita ad averti a tempo pieno (fortunella!).
Comunque sia andata -e io spero nel migliore dei modi- visto che la tua mail è del 25 febbraio sono certa che il tormento amoroso ti sia già passato.

E ora parliamo della setta satanica che ha organizzato un raduno mondiale sotto le scale mobili di un centro commerciale di New York e soprattutto del braciere centrale nel quale un grosso fuoco crepitava minaccioso e nel quale io sono andata a gettare un pezzo di carta mentre il Gran Sacerdote satanico, concentratissimo, stava evocando qualche terribile di divinità.
Scusa, Gran Sacerdote satanico, ero di corsa, dovevo andare al mare e non avevo trovato un cestino dove buttare la carta del gelato, spero di non aver rovinato il climax, ma d'altra parte eravate nel mio sogno e neanche il mio inconscio butta roba per terra.
Ah, avete pensato che fossi io la terribile divinità evocata?
Un raduno mondiale per evocare un demone che mangia il Cucciolone?
Sai che per un attimo eravate riusciti a incutere terrore?

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