Sul forum degli Scrittori Pigri abbiamo superato i due mesi di laboratorio.
Due mesi durante i quali ognuno di loro ha costruito il proprio romanzo confrontandosi con me e col gruppo.
Sono nati personaggi, protagonisti e antagonisti, ci si è scervellati sui conflitti, principali e secondari, si sono fatte esercitazioni sui dialoghi, si è definita la trama, poi la stesura della sinossi - uh, la sinossi! Che dolori - e adesso siamo all'ultimo mese.
Quello del primo capitolo. La fine del GSSP, l'inizio dei loro romanzi.
Ognuno ha consegnato il proprio e adesso, io e Margherita Trotta, straordinaria redattrice per Mondadori, li stiamo leggendo e passando al setaccio.
Scrivere un romanzo non è solo questione di idee e di scrittura, è anche una sorta di "ingegneria narrativa": bisogna saper creare una struttura che funzioni e che tenga in piedi tutta la storia dall'inizio alla fine.
E poi, oltre ai loro romanzi, hanno fatto varie analisi di testi e intervistato editor e scrittori. Che non vorrei mai si annoiassero, i miei Scrittori Pigri.
Al momento si stanno intervistando tra di loro, il prossimo passo è la pizzata di fine corso.
Anche in questo Gruppo di Supporto Scrittori Pigri si è creata una bella atmosfera, un bel senso di squadra, i Pigri si leggono a vicenda, si commentano, su supportano, si aiutano, si confrontano, chiedono aiuto ai loro compagni, qualcuno - se abita abbastanza vicino - si incontra per una birra, altri si rammaricano di essere troppo lontani, ma hanno già creato il loro gruppo segreto su Facebook per rivelare le proprie identità e tenere vivo il rapporto nato sul forum.
Perché anche questo è il GSSP.
Uno spazio costantemente attivo, uno spazio protetto dove muoversi sotto nickname e interagire con tutti a qualunque ora, da ovunque.
Spero che da questa esperienza escano romanzi che un giorno vedremo in libreria - alcuni di loro, secondo me, la forza ce l'hanno - ma soprattutto spero che da questa esperienza escano persone più consapevoli del percorso da fare per arrivare lì.
Nel laboratorio di gennaio, invece, si torna a lavorare sulle tecniche narrative, a scrivere ogni settimana per esercitarsi sulla propria scrittura e rafforzarla.
Ma quella è un'altra storia.
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